logo tiscali tv

Come parlare ai bambini della pedofilia e aiutarli a difendersi

Come parlare ai bambini della pedofilia e aiutarli a difendersi
di Caterina Steri

Leggi più veloce

Il Consiglio d’Europa ci racconta che purtroppo un bambino su cinque ha subito un abuso sessuale (dal semplice palpeggiamento alla vera e propria violenza).

La pedofilia è una vera e propria piaga sociale che ha bisogno di una forte prevenzione per essere contrastata e purtroppo molti genitori si rendono conto troppo tardi che i loro figli ne siano stati vittima, oppure non lo vengono a sapere mai.

Molti adulti preferiscono non parlare ai bambini di eventuali pericoli in cui potrebbero incorrere per non  spaventarli ma è sempre meglio aiutarli a riconoscerli, qualora si ritrovino a stare con altre persone.

Un altro dato che fa rabbrividire è che la maggior parte degli abusi non avviene da parte di estranei, ma da persone conosciute nell’ambito familiare, che approfittano della loro posizione di fiducia per agire indisturbate. Questo crea maggiore sgomento e senso di colpa nei genitori, poiché essi stessi potrebbero aver affidato i figli ai loro carnefici.

Molti si chiedono come poter proteggere i bambini da adescamenti di pedofili senza diventare ossessivi e senza incutere loro la paura dell’orco presente ovunque e in ogni momento.

Esistono diversi modi per aiutare i bambini a mettersi in guardia da chi vorrebbe loro far del male, tra cui l’ausilio di utili strumenti come film, video e libri pensati ad hoc, che spiegano adeguatamente e velatamente come potersi difendere da questo genere di pericoli e che aiutano anche i genitori a districarsi in discorsi spesso molto difficili da affrontare.

Il Consiglio d’Europa ad esempio, ha fondato il sito www.quinonsitocca.it dove è possibile avere tutte le informazioni al riguardo e scaricare una fiaba in formato ebook dal titolo La regola del Quinonsitocca che racconta di Kiko e il suo amico mano.

Guardare la fiaba assieme ai bambini apre a dialoghi funzionali alla loro protezione e a utili spiegazioni al riguardo. Dall’interazione tra i due protagonisti della storia viene velatamente spiegato dove la mano amica può accarezzare Kiko e dove no. Tra gli obiettivi della fiaba ci sono quelli di spiegare ai bambini di essere padroni del loro corpo, che nessuno può toccarli senza il loro permesso e che possono dire no a richieste del genere ogni volta che vogliono. Si spiega ancora che ci sono dei confini ben definiti che altre persone non possono superare, come guardarli e toccarli sotto la biancheria intima, a meno che non debbano fare delle visite mediche o in vista di altre necessità, ma comunque in presenza dei genitori o di altre figure di riferimento.

Come detto spesso, tra le migliori strategie preventive con i figli c’è sempre una sana comunicazione e la garanzia di essere liberi di parlare con i genitori in ogni momento e situazione, fin dalla più tenera età. Meglio evitare di creare tabù rispetto a ciò che può creare disagio perché portatore di senso di colpa e paura che potrebbero non venire elaborati adeguatamente.

Altro aspetto fondamentale è rassicurare i bambini che qualsiasi cosa succeda, i genitori li vorranno sempre bene e staranno dalla loro parte. Questo è un passo molto importante in quanto i pedofili per far tenere il loro segreto raccontano alle  vittime che qualora facciano la spia i genitori moriranno o non li vorranno più bene. Aiuta inoltre a capire che non tutte le situazioni possono essere positive.

Occorre spiegare che nessuno può chiedere ad un bambino di tenere dei segreti con i genitori. Questo può aiutare a preservarli anche da adescatori che godono della fiducia della famiglia e del bambino stesso.

Bisogna dare delle regole ben esplicite come il riferire sempre ai genitori se qualcuno di conosciuto fa loro un regalo e il non accettare mai passaggi, inviti o pensieri dagli sconosciuti.

Tutto questo può aiutare i bambini a difendersi quando gli adulti di riferimento non sono con loro, ma non li responsabilizza del tutto, in quanto sono gli adulti a doverli difendere dai soprusi altrui.

09/05/2016