Come scegliere le maschere di bellezza? Idee per prepararle in casa

Sono il cardine della beauty routine, rispondono a diverse esigenze della pelle e non sono, come si pensa, un capriccio da star. I consigli dei dermatologi

di Stefania Elena Carnemolla

Le maschere di bellezza sono davvero un vezzo o un capriccio da star? In realtà tutto sono tranne questo. Le maschere per il viso sono, infatti, un elemento fondamentale della beauty routine in particolare se la pelle è aggredita da inquinamento e agenti atmosferici.

Non tutte le maschere di bellezza sono, però, uguali. Ognuna è, infatti, studiata per rispondere a specifiche esigenze: possono allora essere idratanti, nutrienti, anti-age contro i segni del tempo, tonificanti, schiarenti, purificanti – adatte, ad esempio, alle pelli grasse - rivitalizzanti, detox, leviganti contro brufoli e punti neri, illuminanti per riaccendere il viso spento.

COMPOSIZIONE

Grazie ai progressi della cosmesi le soluzioni per la bellezza e la salute del viso sono sempre più sofisticate, come le maschere ad effetto lifting a base di glicerina, acido ialuronico, retinolo, la forma alcolica della vitamina A. “Il retinolo” spiega, ad esempio la dottoressa Alessandra Vasselli, cosmetologa AIDECO, parlando dell’ingrediente cosmetico più amato dalle star e ingrediente principale, ad esempio, delle creme per la notte “viene molto utilizzato in cosmetica soprattutto nell’ambito del foto-invecchiamento per stimolare la rigenerazione della pelle e quindi diminuire le micro rugosità, migliorare l’idratazione, il tono cutaneo e conferire luminosità all’incarnato”. Con un’accortezza: “Durante tutto il periodo di trattamento con retinolo è necessario utilizzare durante il giorno un fattore di protezione solare possibilmente ad alta protezione, da un lato al fine di preservare i benefici anti-age ottenuti, ma soprattutto al fine di evitare possibili foto-sensibilizzazioni determinate dall’interazione con i raggi UVA ed UVB”. Il retinolo non è, invece, adatto a pelli particolarmente sensibili, che potrebbero, viceversa, sviluppare allergie, mentre l’utilizzo di cosmetici al retinolo è sconsigliato dopo trattamenti medico-estetici come laser e peeling.

Ingrediente classico delle maschere di bellezza è la vitamina E, nota per le sue proprietà antiossidanti, che aiuta a proteggere la pelle dall’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cutaneo e dei danni cellulari. Molto utilizzato è anche il coenzima Q10, una molecola presente nelle cellule del corpo che, contrastando i radicali liberi, protegge, anche questo, la pelle dall’invecchiamento, restituendole vitalità. Altro ingrediente è il pantenolo, apprezzato per il suo potere idratante.

TIPOLOGIE

Oggi le maschere di bellezza si trovano in crema, gel, tessuto-non-tessuto, in formulazione peel-off. Quelle in tessuto-non-tessuto, ad esempio, rispondono a varie esigenze. Ci sono quelle a base di acido ialuronico per pelli secche o molto secche; idratanti e opacizzanti per pelli miste e grasse; lenitive per pelli sensibili; purificanti per pelli grasse. Le maschere peel-off sono, invece, le maschere chiamate a strappo. Se a base di ingredienti naturali assumono un aspetto gelatinoso, viceversa di alcool polivinilico o polimeri sintetici di una pellicola. La maschera peel-off a base di carbone vegetale ed alghe aiuta, ad esempio, a eliminare eccesso di sebo, cellule morte e altre impurità. Esistono, quindi, maschere peel-off a base di tè verde e riso nero, dal leggero potere esfoliante e tuttavia capaci di eliminare le impurità e affinare i pori dilatati.

Qual è allora la maschera migliore? “La scelta di una particolare tipologia di maschera” spiega la dottoressa Linda Tiraboschi, cosmetologa AIDECO “è una questione soprattutto soggettiva non necessariamente correlata ad una loro minore o maggiore validità. Il continuo sviluppo della moderna dermo-cosmetologia ha infatti reso possibile la formulazione di diversi prodotti in maschera, tutti con buona efficacia: da quelle in TNT (tessuto non tessuto), alle peel-off , alle più tradizionali in crema o gel”. Importanti nella scelta di una maschera sono gli ingredienti che dipendono dal tipo di pelle e dai risultati che si vogliono raggiungere, ad esempio maschera idratante, esfoliante, anti-aging: “Idratanti ed umettanti come l’acido ialuronico a diverso peso molecolare o componenti del NMF – Natural Moisturazing Factor - per il ripristino del fisiologico film idrolipidico epidermico. Antiossidanti, come la vitamina C o suoi derivati per conferire luminosità dell’incarnato e proteggere dall’inquinamento urbano. Lenitivi, decongestionanti ed emollienti come numerosi estratti di origine vegetale, come ad esempio i numerosi estratti di aloe o malva, camomilla, altea, per ridurre i rossori cutanei e favorire la funzione barriera della pelle”. Tra gli ingredienti delle maschere di bellezza la dottoressa Tiraboschi ricorda anche i cheratomodulanti , ingredienti in grado di regolare il ricambio cellulare epidermico come gli alfaidrossiacidi, gli acidi della frutta.

Fra gli altri ingredienti utilizzati per le maschere di bellezza ci sono l’argan, l’argilla, l’avocado, la banana, la calendula, la camelia, il cetrolio, la curcuma, la magnolia, la menta, il miele, l’olio di cocco, l’olio extravergine di oliva, l’olio di mandorle, l’olio di sesamo, il tè verde.

APPLICAZIONE

Prima dell’applicazione della maschera, raccomanda la dottoressa Tiraboschi, la cute dev’essere “ben detersa”, senza traccia di creme, make-up, smog, questo perché potrebbero creare una barriera tale da impedire agli ingredienti di “svolgere correttamente la loro attività”. Così come è importante leggere le istruzioni sull’etichetta, rispettando i tempi di posa per “evitare effetti indesiderati”.

Sappiamo sempre come pulire il viso? Quali sono gli errori più comuni? Li ha illustrati la SIDeMaST in collaborazone con il professor Antonino Di Pietro, dermatologo. Primo errore: usare prodotti non adatti. Il giusto detergente, viceversa, è quello che aiuta a rimuovere trucchi e impurità senza privare la pelle dei suoi oli naturali. I giusti prodotti, spiega, infatti, il professor Di Pietro, non devono sgrassare eccessivamente la cute, con il rischio di eliminare il “film lipidico di acqua e sebo necessario a creare una barriera che impermeabilizza la pelle e a mantenere le cellule superficiali cutanee più adese l’una con l’altra”.

Secondo errore: lavarsi troppo spesso. “A meno di circostanze particolari, ovvero, se si usano creme solari e trucco o si suda molto” spiega la SIDeMaST “lavarsi più di due volte al giorno può finire per irritare la pelle, rendendola, paradossalmente, ancora più unta. Ragion per cui a volte conviene saltare l’appuntamento serale con il detergente, sostituendolo con della semplice acqua tiepida per dare un break alla pelle”. Terzo errore: sbagliare la temperatura dell’acqua, pensando che quella calda apra i pori e quella fredda, viceversa, a chiuderli. C’è di più, l’acqua calda abbinata al detergente rischia piuttosto di sciogliere il sebo. L’acqua ideale per il lavaggio del viso è quella tiepida. Quarto errore: non risciacquare bene il viso o non risciacquarlo affatto: “Affrettare l’operazione” spiega la SIDeMaST “perché la mattina si è in ritardo o, per contro, la sera si è stanchi morti, non è mai saggio, perché così facendo si lasciano residui di prodotto e di sporco che ostruiscono i pori e seccano la pelle”. 

Quinto errore: usare prodotti che contengono sostanze irritanti o che fanno troppa schiuma. Il consiglio, allora, è quello di non utilizzare prodotti che contengono profumi, coloranti e conservanti sintetici come i parabeni. Sesto errore: sfregare l’asciugamano sul viso in modo energico. In realtà, spiega il professor Di Pietro, il viso va tamponato, meglio se con un asciugamano morbido per evitare che, sfregandolo contro il viso, la “pelle, perdendo il sebo in profondità, si disidrati e perda elasticità, esponendosi così alle rughe”. La SIDeMaST ricorda anche alcune cattive abitudini che non fanno respirare la pelle e ostruiscono i pori come schiacciare pori e foruncoli, in particolare con mai sporche che rischiano di trasferire grassi, batteri e impurità ai pori, ostruendoli; toccarsi il viso troppo spesso; non rimuovere il trucco, usare cosmetici di scarsa qualità, lavarsi con saponi che seccano la pelle.

MASCHERE DI BELLEZZA CASALINGHE

C’è chi ama le maschere di bellezza da preparare in casa. Alcune idee come la maschera all’aloe vera e tè verde matcha contro la pelle irritata – in questa maschera il tè può essere sostituito, questo il consiglio, con il bianco d’uovo per un effetto lucido; alla curcuma e yogurth per illuminare la pelle; al miele, avocado, farina di avena dal potere nutriente e idratante; all’aloe e yogurth per nutrire, ammorbidire e purificare la pelle; al miele, olio di oliva e succo di limone contro i brufoli; al miele e caffè, da utilizzare come scrub per liberare i pori; alla pera e succo di limone per le pelli grasse; al carbone vegetale, acqua distillata e miele contro i punti neri. Ci sono, quindi, le maschere con olio extravergine di oliva: insieme al miele per ammorbidire la pelle; all’olio di cocco contro gli effetti del sole e per contrastare i radicali liberi; alla farina di avena da utilizzare come esfoliante contro le cellule morte e liberare i pori ostruiti; alla polpa di avocado per idratare la pelle, favorire la rigenerazione cellulare, contrastare i primi segni del tempo come le rughe; al bianco d’uovo per rassodare la pelle, rivitalizzando pelli opache e flaccide.

Ci sono poi le idee per maschere casalinghe di Bonomeli, illustrate nel suo libro sulle piante officinali, come la maschera all’arancia, alla liquirizia, all’uva, alla pesca, alla rosa canina, alla susina, all’ibisco, al miele, al biancospino.   

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