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Coppie bianche, matrimoni bianchi, relazioni bianche

di Caterina Steri

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Le coppie bianche sono quelle in cui, anche se vige lo stato giuridico del matrimonio non viene consumata la sessualità. Di conseguenza possiamo parlare di matrimoni bianchi. Dato l’aumento delle convivenze rispetto ai matrimoni, possiamo parlare anche di relazioni bianche.

L’assenza di rapporti sessuali è sintomo di un forte disagio di coppia, a meno che non siano presenti cause organiche ben dimostrate. Come per ogni problema di carattere sessuale, le cifre di cui si parla sono sempre sottostimate perché tanti non lo rivelano e addirittura preferiscono non palesarlo nemmeno con il coniuge, andando avanti con un tacito consenso.

Alla base ci possono essere delle cause prettamente femminili, come il vaginismo, o maschili, quali la disfunzione erettile o eiaculazione precoce. In alcuni casi può capitare che i coniugi abbiano rapporti sessuali al di fuori della coppia, in questo caso le cause sono miste.

Spesso ci si rivolge ad un terapeuta o ad un sessuologo quando si presenta il desiderio di maternità o perché la tensione diventa troppo alta, quando l’equilibrio della coppia, protratto anche per anni in un rituale di silenzio-assenso si incrina a causa dell’affacciarsi di nuove esigenze. La richiesta di aiuto non viene fatta a cuor leggero per pudore, mancanza di fiducia in un’eventuale soluzione, paura di essere scoperti da parenti e amici. A volte si spera che succeda qualcosa che miracolosamente porti ad una soluzione, ma intanto gli anni passano.

Per risolvere il problema occorre:

·     - infondere coraggio e fiducia nella soluzione e avere la disponibilità da entrambe le parti

·     - instaurare un rapporto di fiducia con il terapeuta e/o sessuologo a cui ci si affida

·     - risolvere i sintomi escludendo prima qualsiasi causa di carattere prettamente medico, poi passando a trattamenti sessuologici e quando occorre psicoterapici

·     - facilitare la comunicazione all’interno della coppia

·     - prendere coscienza delle proprie paure ed insicurezze, condividerle e superarle insieme o anche  accettare di non voler più essere componente di quella coppia

·    - riconoscere il problema da parte di entrambi i componenti. (Spesso si tende a minimizzarlo parlando di inevitabile calo fisiologico della passione al quale con il tempo ogni coppia va incontro o a problemi contingenti che una volta superati permetteranno il ritorno alla normalità. Inoltre, quando è solo uno ad essere consapevole del problema, seppure in modo più o meno velato, si tende a colpevolizzare l’altro).

·     L’esperto a cui ci si rivolge deve considerare che anche in presenza degli stessi sintomi ogni coppia ha una storia a sè, proprio per questo deve tenere conto delle sue peculiari caratteristiche e di quelle dei suoi singoli componenti.

Se  Se tutti questi punti vengono considerati e raggiunti come obiettivi, il successo viene conquistato nella maggior parte dei casi.

13/01/2014