Crescita nei bambini: si può aumentarne l’altezza? Integratori sì o no? Quanti centimetri al mese?

Lo sport e il cibo aiutano il naturale processo di crescita durante l’età dello sviluppo. In quali casi bisogna preoccuparsi e sentire un medico

di Anna Simone

Vietato inculcare ai bambini il mito dell’altezza, che dipende quasi esclusivamente da fattori genetici. Praticando sport e mangiando sano si può contribuire al sano sviluppo fisiologico, ma non si possono guadagnare decine di centimetri. La crescita è l'insieme dei cambiamenti di altezza, peso e circonferenza della testa che avvengono nel tempo. Il fattore ereditario è uno dei più importanti nel determinare l’altezza, quindi genitori alti avranno con maggiore probabilità figli alti. Allo stesso tempo l’altezza è un riflesso della salute generale, di fenomeni biochimici e dello stato nutrizionale dei bambini che a seconda dell’età segue uno schema caratteristico medio di crescita: da 0 a 6 mesi 2 cm al mese; a 7 a 12 mesi 1,2 cm al mese; da 12 a 24 mesi circa 10 cm per anno; da 24 a 36 mesi circa 8 cm per anno; da 36 a 48 mesi circa 7 cm per anno; dai 4 anni alla pubertà 4 cm per anno. Le fasi sono simili per ragazzi e ragazze, ma i tempi e il ritmo differiscono, soprattutto durante la pubertà. La crescita, inoltre, è stagionale, infatti aumentata durante i mesi primaverili ed estivi e rallenta durante la brutta stagione.

L’importanza dello sport

Ci sono sport più adatti a migliorare l’accrescimento e altri che lo inibiscono? No. È credenza comune che la ginnastica artistica rallenti la crescita, che il nuoto allunghi la statura o che la danza ritardi la pubertà. Di fatto non è così. Sono indicati tutti gli sport, ma bisogna farli bene, costantemente e prestare attenzione all’intensità: un intenso allenamento per sforzo, frequenza e durata sembra inibire l’ormone della crescita GH e l’insulina e nello stesso tempo attivare delle sostanze infiammatorie che contrastano il fisiologico accrescimento, soprattutto se l’attività sportiva ha avuto inizio in tenera età.
Molti pediatri sconsigliano di intraprendere precocemente uno sport in forma agonistica, consigliano invece fino ai 10-12 di incoraggiare i bambini a partecipare a diverse attività che consentano di acquisire varie competenze motorie prima di dedicarsi interamente e intensamente a una singola disciplina. A ciò va aggiunto il desiderio del bambino, che deve sentirsi libero di scegliere la disciplina che più gli piace.

Il cibo

Non vanno alimentate illusioni legate a eventuali cibi o categorie di alimenti che possano aiutare la crescita in altezza. La raccomandazione è di seguire una dieta varia e bilanciata, leggermente iperproteica (l’ormone Gh è stimolato da pasti proteici) soprattutto la sera dove le proteine nobili di carne e pesce non dovrebbero mancare, accompagnate da verdure e pane preferibilmente integrale.
Una buona attività fisica, un ambiente sereno, un sonno ristoratore e una sana alimentazione che rispetti le linee guida del ministero della salute sicuramente influiscono su un buon livello di crescita, ma purtroppo non esistono cibi con effetti miracolosi”, spiega Alessia Manteca, biologa nutrizionista. Negli ultimi anni, in Italia, così come in Europa eventuali deficit di macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine) e micronutrienti (vitamine e sali minerali) sono rari e spesso legati più alla qualità che alla quantità di alimenti assunti. “A volte può succedere che il pediatra oppure il medico di famiglia, consultando le curve di crescita si renda conto di una crescita ritardata. In questo caso vanno fatti degli accertamenti per scongiurare la presenza di malattie croniche dell'apparato digerente e patologie del malassorbimento, ma parliamo di una casistica molto ristretta. Un bravo professionista sanitario in base all'altezza, al peso e alla storia clinica del ragazzo, saprà suggerire un protocollo alimentare in cui sia presente il giusto equilibrio da portare a tavola”, commenta Manteca.

Integratori

Integratori sì o integratori no? Non c’è un integratore ad hoc per la crescita della statura. La supplementazione di specifici nutrienti è vantaggiosa solo in caso di patologie effettive e non deve mai essere mai considerata un'alternativa a una dieta salutare e bilanciata nei ragazzi che stanno bene.
In caso di inappetenza, durante la stagione fredda si può ricorrere alla pappa reale, alla carnitina, ai complessi vitaminici B, mentre durante l’estate è bene insistere con frutta e verdure, e magari bevande che contengono potassio e magnesio, ma solo come soluzione transitoria e temporanea.
Le vitamine sono tante e tutte fondamentali: A, D,  E, C e quelle del gruppo B. La vitamina A è indispensabile per il meccanismo della visione, per la crescita e per il sistema immunitario. La D è importante per muscoli, occhi, cuore e aiuta il calcio a fissarsi sulle ossa, quindi fortifica la struttura ossea in sviluppo del bimbo. La E è un potente immunostimolante e antiossidante; anche la C ha un’azione tonico- stimolante e favorisce le difese immunitarie. Per la crescita sono essenziali poi le vitamine del gruppo B, che aiutano l’organismo nella produzione di energia indispensabile per l’attività quotidiana: in particolare le vitamine B2, B3, B5, B6 e B12 aiutano a trasformare il cibo in energia, mentre le vitamine B2, B6, B12 e B13 contribuiscono al normale funzionamento del sistema nervoso.