Quando il sole fa danni: come prevenire e curare melasma, cheratosi e altri inestetismi

Cosa fare per prevenirli e come combatterli quando si presentano su viso e corpo dopo esposizioni solari dannose.

di Anna Simone

Niente panico. Le fastidiose macchie scure cutanee che compaiono sul viso o sul décolleté possono essere attenuate, in alcuni casi scomparire del tutto. Il sole può provocare questi inestetismi, se preso senza le giuste accortezze, ma sono molti i trattamenti che ci vengono in aiuto.

Melasma

Le macchie solari o discromie sono delle aree cutanee in cui si concentra una maggiore quantità di melanina, dei pigmenti prodotti naturalmente dall’organismo quando è esposto ai raggi solari per difendersi dagli stessi raggi solari. E sempre dalla melanina dipende l'abbronzatura. Gli accumuli di questi pigmenti posso creare l’insorgenza di melasma, conosciuto anche come cloasma, che si manifesta come un alone scuro e diffuso, in genere sulla fronte, ai lati del naso, sulle guance, sopra il labbro superiore, sul mento e sul décolleté e interessa soprattutto le donne in età fertile. 

Cause del melasma

Il malasma compare per lo più nelle donne incinte e in quelle che assumono per lunghi periodi la pillola anticoncezionale, dopo l’esposizione solare. Gli esperti del settore lo collegano a una stimolazione ormonale che incrementa la sintesi di melanina da parte dei melanociti. Ma non finisce qui. Tra gli altri fattori scatenanti spiccano la predisposizione genetica, le alterazioni ormonali legate alla menopausa.  l'assunzione di farmaci sensibilizzanti - come antibiotici, antinfiammatori, psicofarmaci - i problemi infiammatori o endocrini, l'uso di profumi o di ceretta prima dell'esposizione al sole. Più si va avanti con l’età e più la capacità di ricambio e rinnovamento delle cellule che permette alla pelle di rigenerarsi continuamente rallenta e quindi viene meno l’eliminare in modo ottimale l'eccesso di melanina, che si accumula dando origine alle macchie.

Cheratosi

Il sole preso male può lasciare come segno visibile sulla pelle le cheratosi, delle formazioni di colorito variabile - dal rosa, al color carne, al marrone- che compaiono soprattutto su volto, orecchie, cuoio capelluto, labbra, dorso delle mani, avambracci, spalle e collo.
Si presentano come una placca eritematosa di piccole dimensioni ricoperta da squame o croste di colore bruno-rossastro il cui sviluppo è molto lento e ciascuna placca può raggiungere e superare le dimensioni di circa due centimetri di diametro.

Quali sono le cause

La causa principale delle cheratosi è la prolungata esposizione alla luce solare con scarsa protezione solare o con una protezione insufficiente per il proprio fototipo. Anche le lampade solari possono provocare questo inestetismo.
Le persone più a rischio sono quelle con carnagione chiara e molto chiara e con capelli biondi o rossi e occhi azzurri o verdi, ma anche quelle che lavorano o fanno sport per molte ore all'aperto, e ancora le persone che hanno il sistema immunitario indebolito.

Rimedi

Sul fronte dei trattamenti estetici la parola d’ordine è schiarire, con creme, peeling, laser: a seconda della profondità nella pelle, del tipo di macchia e del tipo di pelle va scelta l’indicazione migliore tra quelle suggerite da dermatologo.
 Se le discromie sono superficiali risultano efficaci le pomate con sostanze schiarenti. Alcune, come quelle con vitamina C o l'acido cogico, aiutano a bloccare la produzione di melanina, altre, come quelle a base di rucinolo, stimolano le cellule che 'mangiano' la melanina, favorendo l’eliminazione della melanina che si accumula negli strati superficiali della pelle. Se le macchie sono più profonde, è indicato il peeling chimico (ad esempio con acido salicilico), che esfolia lo strato superiore della pelle, velocizzando il ricambio delle cellule e quindi l'eliminazione degli strati 'macchiati'. In caso di insuccesso lo step successivo è il laser che con una luce mirata colpisce la macchia eliminando la melanina.

Terapie per cheratosi

Per le cheratosi si può ricorrere a terapie topiche a base di farmaci immunomodulanti e terapie ablative. Tra queste ultime va per la maggiore la crioterapia, una tecnica che sfrutta il potere dell’azoto liquido, che congela l’inestetismo e mano che la pelle guarisce, le lesioni si staccano, permettendo alla nuova pelle di apparire. Per alcune tipologie di cheratosi è più indicata l’eliminazione chirurgica delle cellule tramite un dispositivo di raschiatura chiamato curet. Altra via da seguire è quella della terapia fotodinamica, che consiste nell'applicazione sulla pelle interessata di una soluzione chimica sensibile alla luce e nella sua successiva esposizione a una luce speciale che distruggerà la cheratosi attinica.

Prevenzione

Prevenire è meglio che curare è un detto la cui ratio è condivisa da tutti. Le macchie solari e le cheratosi possono essere prevenute, a partire dall’alimentazione.La vitamina C aiuta a ottenere un colorito più uniforme, regolarizzando la produzione di melanina. Ma anche la vitamina E, che si trova nella frutta secca o nell'olio di oliva, può essere un'ottima alleata perché combatte i processi d'invecchiamento delle cellule, comprese quelle della pelle.
In contemporanea, l’esposizione al sole deve essere all’insegna della responsabilità, quindi applicando una crema con fattore di protezione elevato, mettendo occhiali da sole e cappello, evitando di esporsi nelle ore più calde dei mesi estivi, ovvero tra le 11 e le 16, ed evitando le scottature solari così come l’abbronzatura artificiale.