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CyberTradimenti

di Caterina Steri

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Mentre navigavo sul web mi sono resa conto di quanto siano numerosi i siti dedicati alle scappatelle extraconiugali. Veri e propri luoghi virtuali di appuntamento nei quali è possibile conoscere altre persone con cui instaurare una relazione clandestina.

Il tradimento online da molti è ricercato – vedi chi si iscrive ai siti di cui sopra – altri ci arrivano per caso.

Tutto iniziò con le e-mail, poi le community, i blog, i giochi di ruolo, i social network. La piazza del web è sempre più vasta e pure le occasioni per tradire.

Si può parlare di tradimento online quando, una volta stretta una conoscenza con l’altro, il “noi” virtuale prevarica sul singolo individuo; quando la relazione diventa passionale a tal punto da aspettare l’altro in chat come quando si aspetta il proprio innamorato ad un appuntamento in carne ed ossa; quando la mancanza dell’altro in chat fa vivere l’angoscia dell’abbandono.

Ancora, parliamo di tradimento online quando si instaurano interminabili conversazioni a due, che spesso sfociano nel flirt o nel sesso virtuale, dove ci si scambiano fantasie erotiche e masturbazione reciproca.

Si può avere il sospetto di questo tipo di tradimento quando il/la partner si attarda al computer nelle ore notturne invece di andare a letto, chiede di non essere disturbato/a mentre sta chattando, si isola in luoghi dove non può essere raggiunto/a, per difendere la privacy su quanto legge o scrive.

Il chatter inoltre, inventa svariate bugie, cambia abitudini e comportamenti e non si dimostra più interessato/a alla vita sessuale.

Molti preferiscono il tradimento online perché fa sentire meno in colpa rispetto a quello in carne ed ossa, perché sanno che non c’è niente di 'reale' e forse non ci sarà mai niente di fisico.

Ci si convince che 'sono solo fantasie, parole scritte in un computer e niente altro'.

Questo tipo di tradimento è più comodo (lo si fa direttamente da casa nella maggior parte dei casi). Permette di svelarsi all’altro solo per alcuni aspetti voluti. Si può nascondere il proprio aspetto fisico e raccontare all’altro tante fantasie, spacciandole per vere, perché non viene fatto conoscere nemmeno il proprio nome.

Quando si comincia a costruire una storia virtuale si tende ad aprirsi completamente all’altra persona, raccontando tutti i propri segreti. La motivazione è data dalla convinzione che le persone, essendo così distanti, non potranno mai raccontare a nessuno ciò che gli è stato confidato.

Tutto ciò deresponsabilizza gli individui perché creando una nuova identità possono totalmente inventarsi in una nuova dimensione virtuale. Giustificano inoltre il fatto che un cyber tradimento non sia un tradimento vero e proprio, senza rendersi conto delle vere motivazioni che li hanno spinti a rifugiarsi in altro fuori dalla vita coniugale diventata sicuramente simbolo di routine, di noia e vita insoddisfacente.

A volte questo tipo di relazioni su internet possono essere volutamente ricercate per fare un dispetto al partner, per vendetta o per altri motivi, “sfogando” così la propria rabbia nei confronti del/della partner reale, pur non facendo nulla di fisico.

In altri casi quello che si cerca è il potersi permettere delle soddisfazioni personali, accettando ‘giuste ‘ attenzioni nei propri confronti da parte di altri, ad esempio per migliorare la propria autostima o il tono dell'umore.

I partner che scoprono dei tradimenti virtuali da parte della loro metà possono reagire in diversi modi. Alcuni sottovalutano l’evento, vista la sua non fisicità, altri lo considerano un tradimento a tutti gli effetti.

In Inghilterra tempo fa una donna, ha chiesto il divorzio dal marito dopo averlo colto a tradirla via chat, ottenendo vari rimborsi economici da parte sua. Questo starebbe a dimostrare come il tradimento virtuale venga sempre più considerato un tradimento a tutti gli effetti, sia dal punto di vista psicologico che sociale.

29/08/2011