Dal bagnetto allo shampoo: proteggere la pelle dei più piccoli con i giusti prodotti

di Stefania Elena Carnemolla

Uno shampoo per grandi farà piangere i più piccoli, mentre saponi e bagnoschiuma aggressivi irriteranno la loro pelle delicata.

Dei più piccoli si occupa la paidocosmetologia, che è quel settore della cosmetica che studia i prodotti per il trattamento di neonati e bambini. Di dermatologia pediatrica, e non solo di dermatologia pediatrica, si parlerà, ad esempio, dal 16 al 17 novembre a Milano al decimo convegno della Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia, l’AIDECO. Ad ogni età, infatti, la sua pelle. L’epidermide dei bambini, spiega AIDECO, è, rispetto a quella degli adulti, “più sottile”, con il derma “povero di fibre collagene” e il film idrolipidico di superficie “poco presente”. Una pelle con tendenza alla fragilità, a diventare secca, squamata, esposta alla dermatite atopica, che, ricordiamo, si presenta con lesioni cutanee particolarmente pruriginose.

Quali caratteristiche deve avere, pertanto, un buon paidocosmetico? Oltre ad essere facile da applicare, spiega AIDECO, non deve contenere ingredienti che potrebbero scatenare “reazioni allergiche o irritative” e, se possibile, contenere “il minor quantitativo possibile di conservanti, coloranti e fraganze”. Un prodotto, cioè, che rispetti le “caratteristiche della fragile e delicata cute neonatale ed infantile”.

Sul mercato sono presenti molti detergenti, emollienti, idratanti e protettivi: ma qual è quello adatto ai più piccoli?

Per la pelle sensibile dei bambini AIDECO consiglia una “detersione per affinità”, con la rimozione, cioè, del grasso dalla cute con sostanze grasse come possono essere olio da bagno, olio shampoo e creme/lezioni detergenti. Per la detersione, invece, nei primi mesi di vita, della cute e dei capelli sono indicati i baby-shampoo, poichè “formulati con tensioattivi delicati e poco schiumogeni”, e, quindi, “meno aggressivi”, capaci di rispettare il pH, nonchè di “detergere delicatamente senza rimuovere in modo eccessivo il film idrolipidico di superficie”.

Per proteggere lepidermide e rafforzare la sua “debole funzione barriera”, indicati sono i prodotti che contengono sostanze lipidiche e protettive capaci di creare una “pellicola protettiva maggiormente impermeabilizzante, ma non occlusiva”. In età pediatrica, infatti, “la funzione barriera svolta dallo strato corneo e dal film idrolipidco” spiega AIDECO “è molto ridotta e di conseguenza la cute è più soggetta all’aggressione da parte di agenti esterni ed all’insorgenza di xerosi e fenomeni allergici o irritativi come dermatite atopica o da pannolino, psoriasi, eczema, eccetera”.

Per proteggere la pelle dall’irritazione dovuta in particolare al “continuo sfregamento” con il pannolino, sfregamento che causa rossori, irritazioni, dermatiti, AIDECO ricorda che sul mercato esistono prodotti ad azione protettiva, in particolare sotto forma di paste, “formulati con la presenza di sostanze ad azione lenitiva-decongestionante”. Prodotti da utilizzare dopo la detersione, meglio ancora se contenenti ossido di zinco che, spiega AIDECO, grazie alla sua azione antisettica, astringente e coadiuvante la cicatrizzazione, previene l’insorgere della dermatite da pannolino.

 

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