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Dipendenza dagli zuccheri, come riconoscerla e disintossicarsi

Prendere una pausa dagli zuccheri è salutare per aiutare l’organismo a ritrovare il giusto equilibrio e allontanare il rischio di sviluppare malattie più o meno importanti

Dipendenza dagli zuccheri come riconoscerla e disintossicarsi

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Detox è tra le parole più in voga degli ultimi anni: disintossicarsi dai grassi, dagli alcolici, dai fritti, dal caffè, dai social network, dal troppo lavoro, dalle persone negative e così via. Una sfida che diventa ancora più ardua quando si sceglie di stare lontano dagli zuccheri, il che richiede grande forza di volontà per perdere l’abitudine a ripiegare sui dolci, ma anche per abituare il corpo a farne a meno. Ma perché fa bene rinunciare - magari solo temporaneamente - agli zuccheri e cosa accade al nostro corpo?

Il problema degli zuccheri

La maggior parte delle persone si preoccupa dell’eccesso di zuccheri quando si avvicina la prova costume o quando i pantaloni iniziano a stare stretti. Questa sostanza dolce e all’apparenza irrinunciabile crea dipendenza quasi al pari delle sigarette per cui è complicato non mangiarne. Il problema è che gli zuccheri in quantità eccessive fanno male alla linea e ai denti, accelerano gli effetti del trascorrere degli anni favorendo la comparsa di rughe, nel tempo concorrono allo sviluppo di malattie come aterosclerosi, diabete, insufficienza renale, reazioni infiammatorie, malattie cardiovascolari e persino tumori.
Quando mangiamo dolci, snack, biscotti o zucchero come dolcificante c’è un rapido sbalzo di glicemia (cioè la concentrazione di zucchero nel sangue), che fa produrre al pancreas molta insulina, l'ormone che ha il compito di riportarla a livelli di normalità. Se questo accade spesso l'insulina diventa inefficace quindi i tassi di zucchero nel sangue diventano elevati, creando numerosi scompensi più o meno gravi.

Dipendenza dagli zuccheri

Lo zucchero crea una dipendenza fisica: agli sbalzi glicemici seguono i cali di zucchero che spingono a mangiarne altro. Se all’inizio abbiamo la sensazione di carica, subito dopo questa sostanza contribuisce a scaricare il nostro organismo delle sue energie perché il glucosio è essenziale per la produzione di energia ma è importante mantenere i livelli equilibrati. Mangiando zuccheri, invece, i cosiddetti picchi e i conseguenti crolli ci fanno sentire stanchi e spossati.
Il problema è anche psicologico perché i dolci favoriscono infatti il rilascio nel cervello di dopamina, neurotrasmettitore legato alla sensazione di benessere e piacevolezza che porta a mangiare dosi sempre maggiori e sempre più spesso.

Come riconoscere la dipendenza 

Sono vari i campanelli di allarme che possono farci sospettare di aver sviluppato una forte dipendenza dagli zuccheri. In primis, una sorta di pensiero fisso legato ai cibi dolci, che vanno dai biscotti alle fette di torta, dal cioccolato alle marmellate, dalle merendine ai gelati e così via. Una voglia che deve essere soddisfatta varie colte durante il giorno e che genera senso di colpa subito dopo, con la promessa a se stessi di non esagerare la volta successiva. Peccato che il proposito sfumi molto in fretta, ritrovandosi a mangiare senza alcun controllo.

Altra situazione tipica è quella di dover rincorrere ai dolci in ogni situazioni di stress e tensione che si presenta per provare sollievo e allentare la tensione. Comfort food, ma tutti a base di zuccheri.
Si tratta di un sollievo solo temporaneo, che  seguito da un senso di disagio, depressione e ansia dopo aver mangiato dolci.

Ulteriore campanello di allarme è l’aver a che fare con continui sbalzi emotivi: da un momento all’altro si passa da uno stato di euforia in cui ci si sente fiduciosi, felici e appagati a stati di tristezza profonda che fanno vedere tutto nero e annientano ogni minima voglia di impegnarsi in qualche attività.

Come disintossicarsi

Uscire dalla dipendenza da zuccheri non significa avere una vita amara e triste, ma solo trovare un nuovo equilibrio che prevedere piccoli quantitativi di cibi dolci. Come fare?
Una delle prime regole è non comprare dolci, quindi andare al supermercato dopo mangiato, così da non essere spinti dalla fame ad acquisti che ci creeranno problemi una volta tornati a casa. Prima di mettere i prodotti nel carrello controllare che non ci siano zuccheri aggiunti, ad esempio nello yogurt, nei succhi di frutta, nelle bevande vegetali, nei cerali e così via.

Un altro suggerimento è mangiare le giuste quantità degli altri cibi per non essere mai affamati, altrimenti si corre il rischio di ripiegare sul primo dolciume.


Durante gli spuntini di metà mattina e pomeriggio è bene puntare sul salato o sulla frutta fresca. Occhio alle bevande calde: non dolcificare il caffè, il latte, il tè e le tisane. Quanto alle fredde scegliere quelle senza zuccheri aggiunti.  

Di solito si inizia a ridurre gradualmente il consumo di zucchero, diminuendo le quantità giorno dopo giorno fino a eliminarlo. All’impulso irrefrenabile di mangiare dolci si può rispondere con una qualunque attività fisica, va benissimo anche una passeggiata. Fare sport stimola il rilascio naturale di endorfine quindi ci si sentirà euforici e pervasi da una sensazione di benessere.

 

 

29/03/2022