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I disturbi psicologici non vanno in vacanza

di Caterina Steri

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I disturbi psicologici non vanno in vacanza

Estate. Nonostante questo sia il periodo dell’anno di maggiore riposo e ferie, è proprio durante la stagione estiva che i problemi psicologici possono esplodere.

Non solo il fisico, ma anche la mente può risentire delle alte temperature. Ci sono sicuramente diversi soggetti a rischio, ad esempio gli anziani.

L’arrivo del caldo per alcuni coincide con l’interruzione delle occupazioni abituali, ripetitive (a volte noiose), ma che per queste loro caratteristiche hanno un effetto rassicurante. Quando d’estate, queste vengono a mancare, il loro vuoto può essere colmato dal riemergere di “fantasmi” alla base di manifestazioni di ansia e depressione.

Il cambiamento dei ritmi di vita, una obbligata permanenza a casa, le partenze di amici e di familiari, la chiusura dei negozi di riferimento e i centri sociali obbligano la maggior parte degli anziani all’isolamento e solitudine. La casa diventa quindi luogo di prigionia e nido per pensieri negativi che portano a disturbi di ansia e depressione.

Il nostro benessere è seriamente influenzato dalle condizioni atmosferiche e quindi dal cambio delle stagioni. Il tono dell’umore presenta oscillazioni che normalmente si accompagnano al cambiamento delle stagioni. Non in tutti però, quest’oscillazione è normale.

Altri soggetti a rischio in questo periodo sono coloro che soffrono di disturbi dell’umore, soprattutto bipolari. Proprio all’inizio dell’estate per lo più vi è il loro esordio, oppure si presentano episodi di depressione o di esaltazione dell’umore.

Il mantenimento di ritmi ed orari di riposo è un indicatore di buon equilibrio e un freno da tenere d’occhio quando sia evidente una vulnerabilità ad una patologia dell’umore.

Per cercare di evitare i problemi appena descritti, ecco alcuni piccoli consigli per coloro che passeranno le prossime settimane di caldo estivo a casa:

- ogni mattina, quando vi alzate, preparatevi e vestitevi prendendovi cura di voi stessi Uscite la mattina presto o la sera quando il caldo non è opprimente.

- Non abbandonate le consuetudini come comprare il giornale, bere un caffè fuori casa, fare delle passeggiate, anche se i vostri luoghi abituali sono chiusi.

- Programmate il vostro tempo con occupazioni per voi gratificanti, che magari durante l’inverno non avete  avuto la possibilità di svolgere.

- Non poltrite passivamente di fronte al televisore.

- Tenete i contatti con chi come voi è rimasto a casa ed organizzate degli incontri con loro.

- Scoprite quali sono le attività di intrattenimento organizzate nel luogo in cui abitate.

Queste potranno essere anche occasione per fare delle nuove conoscenze. Non pensiate che chi rimane a casa è lo sfortunato di turno, vivete la compagnia degli altri come risorsa e siate attivi (soprattutto nelle ore meno calde della giornata). Tenete presente che tra qualche settimana tutto tornerà alla solita routine e forse rimpiangerete un po’ la tranquillità di questi giorni.

 

 

 

 

01/08/2011