Criticano la dottoressa incinta e in corsia contro il Covid 19: la sua risposta fa il giro del mondo

Taylor Poynter, in prima linea contro la pandemia e incinta alla 31esima settimana, risponde a chi l’accusa di mettere in pericolo la vita del figlio

di Redazione

Ci sono donne che lavorano anche in gravidanza, se la situazione lo consente, e questo non dovrebbe creare allarme né scandalo in nessuno, neanche se si tratta di una dottoressa. Ma in tempi di coronavirus da un lato si esaltano i medici come eroi, dall’altra li si critica a fasi alterne. Come è successo a Taylor Poynter che è incinta ma, essendo medico del pronto soccorso dell’AMITA Health Saint Joseph Medical Center Joliet negli Stati Uniti, ha continuato il suo lavoro in corsia. Dopo avere postato sul suo profilo Instagram alcune foto in cui compariva al lavoro pure in evidente stato interessante, ha ricevuto diverse critiche così ha deciso di dire la sua con un post che sta facendo il giro del web.

“Non sono un’eroina”

Taylor Poynter, impegnata contro la pandemia e incinta alla 31esima settimana, ha scritto a chi l’accusa di mettere in pericolo la vita del figlio: «Non lo scegliamo. Ci sono molte ragioni per cui le donne incinte continuano a lavorare. Non andiamo al lavoro pensando: “wow, sono un eroe”. Soffriamo per ciò che non conosciamo. Per chiunque abbia sentito il bisogno di giudicare le mamme in gravidanza che lavorano in prima linea, si prega di pensare prima di parlare. Alcune di noi sono la principale fonte di reddito, non possiamo restare a casa. Alcune non possono permettersi un congedo di maternità. Non abbiamo il lusso di stare a casa. Ci sono molte ragioni per cui le donne incinte stanno ancora lavorando, ma nessuno di noi lo fa perché lo vuole» le sue parole su chi punta il dito. E poi l’invito: «Pregate per tutte le donne che come me stanno per diventare mamma, perché possano superare le proprie paure e trovare la pace».

“Che modo di mettere al mondo un bambino!”

In altro post la dottoressa ha scritto riferendosi al suo bambino: «Baby P e io siamo qui per voi, voi restate a casa per noi». E, in un altro post ha raccontato la sua quotidianità: «Incinta a 31 settimane e al lavoro contro una pandemia. C’è molta paura e ansia che deriva dall‘essere una mamma in prima linea in questo momento. Le scorte a intermittenza si stanno esaurendo e riutilizziamo le nostre mascherine. Grazie a tutti coloro che stanno pregando per quelli in ospedale e a quelli che inviano cibo, caffè e bagel. Siamo così grati. Che modo di mettere al mondo un bambino!».