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Il duro cammino dello psicoterapeuta, quello vero. Ecco perchè noi non accettiamo le truffe

di Caterina Steri

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Qualcuno mi chiede come mai tanto “movimento” in questi giorni per un'offerta su Groupon di sedute di piscoterapia. Mi pare giusto e d’obbligo cercare di rispondere al meglio.

Io e tanti miei colleghi abbiamo studiato e continuiamo sempre a farlo, per formarci seriamente e diventare dei seri professionisti, in modo tale da poterci considerare orgogliosi di noi stessi e poter offrire ai nostri utenti un servizio ad hoc e di alta qualità. Per diventare psicologi veri e propri ci siamo laureati pagando le tasse e tutto ciò che concerne la vita da studente, abbiamo fatto tirocini senza nessuna retribuzione, sostenuto un esame di stato e pagato profumatamente l’iscrizione ad un Albo il cui rinnovo ci costa una tassa annuale fissa.

Abbiamo poi sostenuto un corso di quattro anni di specializzazione, chi vicino a casa propria, chi lontano, con ingenti spese, con impiego di tempo ed energie e sacrificando i fine settimana per seguire le lezioni. Il tutto mentre ognuno di noi lavorava per tutta la settimana, cercando di incastrare nei giorni e negli orari più “assurdi” le ore di ulteriori tirocini e percorsi formativi obbligatori. Infatti, a meno che uno non sia stato tanto fortunato da poter trovare i soldi da altre fonti, si doveva comunque guadagnare per mangiare, pagare la scuola di specializzazione e le tasse.

Una volta preso il diploma di specializzazione ci si è iscritti all’elenco ufficiale degli psicoterapeuti del proprio Albo seguendo e aspettando tutta la trafila burocratica. Naturalmente il tutto non è finito qui perché per poter esercitare la professione tanto amata e “sudata”, si è diventati parte del cosiddetto popolo della Partita Iva. Molti di voi sanno cosa significhi e quindi non sto a raccontarvi quali siano le spese da affrontare. Senza parlarvi dell’iscrizione alla cassa di previdenza e dei suoi costi.

Dulcis in fundo, sempre per chi non è del tutto fortunato da poter avere a disposizione un dignitoso locale a costo zero in cui tenere i colloqui, la maggior parte di noi paga l’affitto dello studio e cerca sempre il meglio per i pazienti. Se aggiungiamo poi le spese di corsi di formazione e l’acquisto di materiale didattico, molti potrebbero anche decidere di lasciar perdere e di darsi ad altro.

Ma chi continua sulla strada della professione e della seria professionalità, perdonatemi l’espressione, pone d’avanti a tutto la serietà, la coscienza e la voglia di dare il meglio ad ogni paziente e a se stesso facendosi giustamente retribuire in modo adeguato per tutto ciò che sta dietro ogni singola prestazione.

Tengo ancora a ribadire, come già fatto più volte che noi mentre lavoriamo non chiacchieriamo, non siamo amici ma siamo dei professionisti con alle spalle anni di formazione, studio, sacrifici e tanta passione.

Mi pare quindi il minimo pensare di difenderci e difendere i nostri pazienti da chi cerca di truffarci e rivolgerci agli enti di competenza pagati profumatamente per farci tutelare.

Spero quindi di aver risposto adeguatamente a chi mi ha chiesto il motivo di tanto “movimento”.

 

05/12/2013