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Estate e tempo libero: alcuni ne godono, altri non sanno come gestirli

di Caterina Steri

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In estate i ritmi di vita rallentano.
Le vacanze vengono attese e desiderate perché si ha voglia di staccare la mente, di rilassarsi, di fare delle cose che da tempo non si ha avuto la possibilità realizzare.

Quando le ferie arrivano c’è chi le vive dedicandosi alle attività che preferisce: sport, lettura, viaggi, uscite fino a tarda notte, ozio.
C’è invece chi riesce a rilassarsi per i primi due giorni e poi, tutt’a un tratto si annoia o non riesce a godere del tempo libero, anzi non sa proprio come gestirlo. Qualcuno addirittura sta male, è insofferente, inizia ad agitarsi, a soffrire di insonnia, ansia e disturbi simili.

La possibilità di dedicare più tempo a se stessi può essere un’arma a doppio taglio. Mentre nel periodo lavorativo si è troppo presi dalla routine quotidiana ed è molto facile “nascondere” ed evitare i problemi, durante le ferie, se non si è abbastanza impegnati le difficoltà possono venire a galla.

Non è casuale che riceva delle richieste di primo appuntamento proprio dalle persone che si trovano in pausa dal lavoro, soprattutto da chi, in modo inconsapevole o meno, si dedica tutto l’anno alla professione e ad altre frenetiche attività, per evitare di affrontare certe problematiche.

Tra tanti motivi, non aver voglia di vedere il partner, problemi di socializzazione, timidezza, scarsa autostima capita che venga protratto l’orario di lavoro anche con le scuse più banali, ma una volta che l’alibi professionale viene a mancare sono guai.
Se non si riesce a riempire gli spazi temporali per forza i problemi vengono fuori. Ad esempio, se si è costretti a passare troppo tempo (indesiderato) con il partner, cresce l’insofferenza nei suoi confronti oppure si trascorrono le giornate ignorandosi o facendo finta che tutto vada bene. I più bravi riescono ad andare avanti così, ma altri iniziano a stare male, a non dormire, a somatizzare il proprio malessere nei modi più disparati, aspettando la fine delle vacanze. Molti in questa fase, decidono di chiedere l’aiuto di un esperto perché da soli non riescono ad affrontare i problemi e sono stanchi di rifugiarsi in un’estenuante vita lavorativa per evitare tutto il resto. In questo caso le ferie vengono sfruttate per fare un po’ di pulizia “mentale” e riprendere in mano se stessi.

Ci sono poi persone che stanno male perché non hanno proprio idea di come impiegare il tempo libero. Forse durante il resto dell’anno si sono concentrate solo ed esclusivamente sul lavoro mettendolo talmente tanto al centro delle proprie giornate, che non sono riuscite a far nulla di piacevole oltre a quello. Tutta una vita basata sul lavoro, ma il resto che fine ha fatto?

Dedicare tempo a se stessi significa anche fermarsi a pensare e decidere cosa sia meglio per sè. In soccorso a queste persone mi viene da suggerire di cercare di ricordare se abbiano mai desiderato di voler far qualcosa che non hanno potuto e di approfittarne per farlo ora. Potrebbero riprendere i contatti con chi non frequentano da un po’, fare un viaggio, dedicarsi a delle attività di gruppo. Insomma, inserirsi nuovamente in una rete sociale e gustarne tutti i piaceri che essa offre. Intanto mi chiederei pure perché non si ha l’abitudine a concedersi delle esperienze piacevoli? Non siete abituati a prendervi degli spazi per voi stessi? Forse state fuggendo da qualcosa, o semplicemente vi siete fatti fagocitare dai ritmi lavorativi senza neanche rendervene conto? Qualunque sia la risposta, a tutto c’è un rimedio.

 

11/07/2012