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Che fatica il rientro a scuola: quali le strategie giuste per affrontarlo?

di Caterina Steri

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Dopo tre mesi di pausa, gli orari più flessibili, le giornate passate a giocare, il rientro a scuola potrebbe risultare pesante sia per i bambini che per i genitori che dovranno gestirli durante i momenti di stanchezza e di tensione nel riprendere in mano i libri.

Così come è difficile per gli adulti rientrare al lavoro dopo le ferie, stesso discorso vale per gli studenti che rischiano di dover affrontare il mal di scuola: stanchezza, mal di testa, disturbi del sonno.

Oltre ad una forte componente psicologica del mal di scuola e della sindrome da rientro vacanziero, ne esiste anche una fisiologica. Infatti, durante le vacanze, anche le ghiandole che producono gli ormoni dello stress “riposano” grazie al rallentamento degli stili di vita. Occorre quindi un loro riadattamento alle giornate a pieno ritmo che viene percepito dalle persone attraverso i sintomi tipici di cui sopra vi ho accennato.

Già dopo una settimana dal rientro a scuola è normale essere più attivi. Solo nei casi più gravi, i sintomi non scompaiono ma sfociano in ansia o depressione.

Per non perdere il sorriso anche in questa situazione si possono seguire delle strategie ben definite.

·   - Il primo passo da fare è sicuramente quello di infondere nei bambini la voglia di rientrare a scuola, ad esempio ricordando i bei momenti da trascorrere con gli amici, le maestre, le gite, i giochi fatti durante l’attività.

·   - Coinvolgerli nell’acquisto del materiale scolastico.

·   - Il rientro ai ritmi della scuola non deve essere brusco, effettuato da un giorno all’altro, ma bisognerebbe riabituare i bambini già da qualche tempo prima. Ad esempio,iniziando nuovamente a mandarli a letto presto la sera e facendoli dormire tutte le ore necessarie affinchè si possano risvegliare sufficientemente riposati.

·   - Far fare un’abbondante colazione e dedicare alcune ore della giornata alla lettura o alla compilazione dei libri estivi che solitamente vengono consigliati dalle insegnanti.

·   - Far preparare lo zaino per la scuola.

·   - Decidere insieme che tipo di merenda portare con se per la ricreazione.

·   - Rimettere i bambini in contatto, se durante la pausa estiva non c’è stata occasione, con i compagni di classe.

·   - Non pretendere e non far pesare ai bambini di non essere pienamente in forma sin dal primo giorno di scuola, tanto meno confrontarli agli altri che sono più “svegli”.

·   - Meglio spronarli, ma con le giuste dosi.

·   - Capire quando i loro sintomi da rientro sono veri e quando invece sfociano nei capricci è molto utile per non colludere con essi.

So So bene che quando si parla di capricci il tema è angusto e ignorarli diventa difficile, ma pensate di agire sempre secondo il bene dei vostri bambini.

09/09/2013