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Fobia sociale, quando la paura di esser giudicati prevale su tutto il resto

di Caterina Steri

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La fobia sociale è un disturbo ansioso il cui esordio avviene solitamente in età adolescenziale o nella prima età adulta e si caratterizza per la paura di comportarsi in modo imbarazzante ed inadeguato agli occhi altrui ed essere di conseguenza giudicati e derisi.

L’ansia scaturisce dalla convinzione che ci si troverà in situazioni di forte imbarazzo e umiliazione se le proprie prestazioni non saranno adeguate. Proprio per questo si tende ad adottare comportamenti evitanti nei confronti di condizioni di vario tipo in cui ci si potrebbe trovare a disagio. Quando si è costretti ad affrontarle lo si fa con enorme sofferenza, tanto quanto la paura di essere giudicati.

Vi è proprio una continuità tra il desiderio di fare un’impressione positiva sugli altri e il senso di non potercela fare.

Può presentarsi in specifiche situazioni (ad esempio, quando si deve svolgere una particolare attività in pubblico, affrontare un esame, mangiare in compagnia, condurre una riunione, affrontare un colloquio di lavoro…), o nei casi più gravi esser generalizzata a tutte le occasioni di interazioni con altri. In alcuni di questi casi si parla di disturbo evitante di personalità.

Chi è vittima della fobia sociale soffre di ansia anticipatoria (la quale si presenta quando si immagina la situazione tanto temuta con vergogna, senso di inadeguatezza, fallimento, umiliazione), che può evolversi in attacco di panico.

La previsione del fallimento inevitabilmente porta a predisporsi in modo tale da raggiungerlo e aumenta l’ansia. Quando poi l’insuccesso arriva davvero ci si concentra su di esso aumentando la paura di affrontare ulteriormente le situazioni e cercando di evitarle in ogni modo. E’ una condizione che se non viene risolta adeguatamente tende a cronicizzarsi.

Una delle cause del disturbo potrebbe essere un’influenza negativa sull’autostima e sulla percezione di se.

Essendo una fobia parliamo di una paura irrazionale, che in alcuni momenti può essere riconosciuta come tale, ma che non si riesce comunque a controllare.

D’altra parte, esperienze sociali traumatiche come il bullismo, la derisione, il rifiuto possono slatentizzare e/o aggravare le paure.

In base alla gravità della paura, risulta molto difficile anche chiedere aiuto sempre per il solito timore di far brutta figura ed essere giudicati.

Come tutte le fobie, anche quella sociale può essere curata attraverso un percorso di psicoterapia che miri a prendere il controllo dell’ansia eliminandola con il tempo, ad assumere una maggiore sicurezza in se stessi e ad avere le competenze tali per affrontare le situazioni sociali tanto temute.

 

 

 

20/10/2014