Fotoinvecchiamento, quando la pelle sfiorisce: rimedi e trattamenti cosmetici

di Stefania Elena Carnemolla

La pelle è l’organo più esteso del corpo umano e ha tre strati, epidermide, derma e ipoderma, che la proteggono. Il derma, ad esempio, contiene il collagene, l’elastina e ed altre fibre che le conferiscono resistenza ed elasticità, garantendo un aspetto liscio e giovanile. Un organo importante e, al tempo stesso, delicato e che a causa della prolungata esposizione alle radiazioni solari, alla luce artificiale, nonché di fattori esterni ed ambientali, subisce un invecchiamento, il fotoinvecchiamento che amplifica il processo, naturale, d’invecchiamento.

Segni di fotoinvecchiamento sono rughe, pelle cadente, rottura dei vasi sanguigni, tinta giallastra, struttura coriacea, pigmentazione a chiazze, facilità ai lividi. Le zone più colpite sono il volto, il collo, le braccia, le mani, il petto. I raggi UVA, ad esempio, riescono a raggiungere il derma, danneggiando il collagene e sono anche la principale causa delle rughe intorno a bocca ed occhi.

L’invecchiamento della pelle comporta la formazione dei radicali liberi, dannosi per la struttura delle sue cellule, da qui l’importanza, per contrastarli, degli antiossidanti: “Alcuni di questi” spiega il professor Leonardo Celleno, dermatologo e presidente dell’ Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia “sono già presenti e attivi nel nostro organismo, come la superossido dismutasi SOD, la catalasi ed il glutatione. Altri, come le vitamine, alcuni minerali e numerosi estratti vegetali, che contengono sostanze come, ad esempio, i polifenoli ed i bioflavonoidi, devono essere assunti dall’organismo attraverso l’alimentazione. Integratori e applicazione topica possono completare l’implementazione di questo tipo di sostanze. L’uso combinato di antiossidanti per via topica e sistemica è in grado, infatti, di sostenere la pelle con attività antiradicalica ad ampio spettro”.

Il fotoinvecchiamento si contrasta proteggendosi ogni giorno, ad esempio, dalle radiazioni solari  e dalla luce artificiale grazie, in particolare, a prodotti adeguati alla propria pelle: “La protezione cutanea nei confronti del sole” ricorda, infatti, il professor Celleno “non è una prerogativa esclusiva dei periodi più caldi, mare e outdoor, in generale, o freddi, settimana bianca, ma della vita di tutti i giorni perché l’irradiazione solare è costante e pericolosa anche nei giorni coperti, per non considerare l’irradiazione da luce artificiale anch’essa coinvolta nei processi di danneggiamento della pelle. Non a caso il mercato sempre più offre prodotti di make-up con valore di SPF, fattore di protezione solare, elevato e dichiarato in etichetta”.

Il trattamento cosmetico è, infatti, insieme ad un’alimentazione mirata e ad uno stile di vita sano, un buon alleato nel contrasto al fotoinvecchiamento, prevenendone la comparsa e migliorando l’aspetto della pelle già colpita. Aiuteranno, in questo, gli antirughe ed i prodotti contro le macchie cutanee.

Come lavorano gli antirughe? “Agiscono” spiega il professor Celleno “intervenendo sull’aspetto e sulla profondità dei solchi della pelle. Ad esempio, i cosiddetti botox like, che imitano l’azione della tossina botulinica ad effetto lifting cosmetico, come i peptidi definiti bio-mimetici, aiutano a distendere le rughe con effetto decontrazione/distensione più o meno paragonabile a quella della tossina botulinica, così come la cosmetica dei peptidi è di supporto alla stimolazione dei processi di sintesi di collagene ed elastina. Un prodotto anti-rughe esplicherà la propria azione focalizzandosi soprattutto sulla riduzione del più famoso inestetismo simbolo della senescenza, sia per la prevenzione che per il trattamento”.

Contro le macchie cutanee il professor Celleno consiglia, invece, “prodotti depigmentanti a base di sostanze che, regolando la sintesi di melanina, possono progressivamente portare ad una riduzione del colore bruno dell’iperpigmentazione. Tra queste ancora la vitamina C e derivati, l’acido azelaico, l’acido ferulico e derivati, la nicotinamide, l’acido cogico”.

I risultati non sono, però, immediati: “Prima di manifestare la loro efficacia” precisa, infatti, il professor Celleno “questi prodotti dovranno essere applicati per diverse settimane, il loro uso dovrà essere continuativo e costante per mesi e soprattutto non dovrà mai essere correlato ad esposizione solare. È, infatti, inutile combattere le macchie se durante il trattamento ci si espone al loro nemico numero uno: il sole”.

 

Abbiamo parlato di:

Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia Website Facebook