logo tiscali tv

Genitori: quando è il momento di mandare i figli in vacanza da soli?

Genitori quando è il momento di mandare i figli in vacanza da soli

Leggi più veloce

La scuola è finita. Molti ragazzi stanno affrontando la maturità e poi li attendono le agognate vacanze. A questo punto inizia la diatriba per andare in vacanza con gli amici piuttosto che con i genitori. Ma quand'è il momento giusto in cui i genitori possono dare maggiore indipendenza ai propri ragazzi?

L'adolescenza è un periodo di passaggio dall'infanzia all'età adulta e pertanto difficile da gestire. Inizia una fase che spinge il giovane verso l'indipendenza ed è un passaggio fondamentale relativo a ciò che un figlio deve fare per crescere in modo positivo. Ciò significa credere nelle proprie idee e nei propri sogni, ma anche avere bisogno dell'appoggio delle persone care per riuscire a realizzarsi e a crescere con la giusta autostima. Un adolescente si può sentire inadeguato rispetto ai suoi pari o alle richieste dei genitori, ma è anche importante che trovi la sua strada per imparare ad accettarsi e avere fiducia in sé. È importante quindi avere il sostegno emotivo della famiglia, ma è anche giusto seguire il proprio percorso sulla base dell'educazione e dei valori ricevuti.

Un adolescente deve rendersi conto di come l'adulto si rapporta con lui. I genitori apprensivi che eccedono nelle raccomandazioni ottengono l'effetto di crescere un figlio insicuro e ribelle e di ingolfarne il processo di maturazione. Essere genitori apprensivi e ripetitivi non aiuta, anzi! Quindi i figli devono essere capaci di discriminare i consigli “giusti” per la loro crescita, da quelli dettati solo dall'ansia. Innanzitutto un giovane deve partire dal tipo di rapporto che ha con il genitore. Se è un rapporto amicale basato sulla fiducia allora sarà più facile seguire i consigli degli adulti. Ma se invece il genitore tende a imporre il suo pensiero allora il figlio deve avere il coraggio di percorrere la sua strada senza sensi di colpa. In che modo?

I figli hanno ricevuto un'educazione e dei valori, ma si confrontano anche con gli amici e con se stessi. Crescere quindi vuol dire anche confrontarsi con il mondo esterno e lo si fa meglio se ci si documenta, non vivendo nell'ignoranza solo copiando ciò che fanno i pari (che magari li portano sulla cattiva strada). Quindi studiare, leggere, viaggiare, conoscere, scoprire cosa fanno gli altri giovani coetanei può mettere tutto in una giusta prospettiva.

È bene cercare di comunicare con serenità il proprio pensiero ai genitori cercando un confronto con loro. Sicuramente dimostrare di essere giovani responsabili e con la testa sulle spalle li rassicurerà e farà sì che loro diano più fiducia. La parola d'ordine dunque è crescita. Per crescere bisogna essere autonomi e non aver paura di abbandonare il nido e di tagliare il cordone ombelicale dalla propria famiglia. Ci sono alcuni genitori che non capiscono quando è il momento di lasciare andare i figli. In questi casi bisogna avere il coraggio di 'mollare gli ormeggi' ed iniziare a navigare da soli tenendo a mente e facendo tesoro degli insegnamenti degli adulti.

Pensiamo agli animali: la madre segue i figli, li nutre, insegna loro a procurarsi il cibo e a difendersi dai predatori, ma poi arriva un giorno in cui lascia che i figli affrontino da soli la vita e i suoi pericoli. Quel giorno sembra sempre troppo presto e si pensa “ma quell'animaletto non ce la farà mai a sopravvivere” e invece quasi sempre vediamo che se la cava alla grande. Molti genitori non si rendono conto che spesso anche se hanno le migliori intenzioni ottengono effetti negativi o deleteri. Per questo motivo, tornando al tema delle vacanze, è importante che un padre e una madre capiscano quando è il momento di lasciare andare il proprio figlio alla scoperta del mondo e di cosa c'è là fuori.

Un giovane in vacanza da solo avrà modo di conoscere realtà diverse, scoprire aspetti di sé sconosciuti e attingere a risorse che nemmeno pensava di avere. Ciò non significa fare cose pazze o trasgredire a tutti i costi, ma affrontare la vita con prontezza, intelligenza, capacità di discernimento, con l'obiettivo di crescere a tutto tondo. Basta poi pensare a quell'uccellino che la mamma ha fatto volare giù dal nido. Magari di primo impatto pare che sia stato spinto a farlo troppo presto, ma in realtà quello era il momento giusto. E se non saranno i genitori a lasciare andare i propri figli, saranno loro che troveranno la voglia e impareranno presto a volare in alto con le loro forze.

 

21/06/2013