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Genitorialità: come gestire i compiti a casa dei bambini?

di Caterina Steri

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Per tutto il periodo estivo ho sentito tante mamme desiderare il momento del rientro a scuola dei figli per poter conciliare meglio le attività giornaliere.

Ora che i bambini hanno ripreso l’attività scolastica le madri si sentono in difficoltà, soprattutto quelle i cui figli hanno iniziato a frequentare la prima classe.

Il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla primaria è estremamente importante per i figli, ma anche per i genitori e alcune delle domande principali che ci si pone è:  “Come adattarsi a questo grosso cambiamento nel miglior modo possibile e come gestire i compiti a casa?”

Ecco qualche utile indicazione.

- Innanzi tutto è meglio riuscire a far riposare i bambini a sufficienza in modo tale da non aver “guerre” di sonno già di buon mattino

- Far preparare le cartella al bambino fin dalla sera prima è una sana abitudine che lo responsabilizza, lo aiuta nel suo processo di autonomia ed evita corse e dimenticanze poco prima di recarsi a scuola.

- I compiti devono essere svolti dai bambini. Questo è fondamentale. Tanti genitori, per manie di controllo, mancanza di tempo e perché non accettano che i pargoli facciano brutte figure con le docenti tendono a sostituirsi ai figli. In questo modo trascurano il fatto che è meglio che sbaglino ma che ragionino su quello che stanno facendo piuttosto che facciano correttamente (sotto dettatura dei grandi), ma senza aver appreso nulla.

Molti me ne vorranno, ma ritengo che sempre per lo stesso motivo di cui sopra, a volte è meglio mandare il bambino a scuola senza che vengano corretti i compiti a casa (a meno che non si sia sicuri che il bambino abbia davvero capito e appreso ciò che gli è stato chiesto di fare), perché questo permette agli insegnanti di constatare effettivamente quali siano le difficoltà maggiori e in cosa devono concentrare di più il loro operato.

- E’ fondamentale che scuola e famiglia collaborino in armonia, per questo ci deve essere una comunicazione chiara e rispettosa fra le parti e un rispetto dei ruoli che spesso non vengono considerati. Sostituirsi al lavoro e al metodo degli insegnanti potrebbe causare dei danni non indifferenti. Il bambino inoltre, facendo autonomamente i compiti sarà più responsabile e motivato a far bene perché verrà rinforzato sul suo operato e la sua autostima verrà alimentata.

- I bambini devono sapere che in caso di necessità reale, potranno chiedere una mano all’adulto di riferimento.

- I bambini sono tutti diversi, c’è chi ha una natura indipendente e pretende di far da solo i compiti, c’è invece chi vorrebbe il genitore seduto affianco per tutto il tempo, c’è chi ha delle reali difficoltà che richiede più attenzione e impegno. Imparare a distinguere questi tre “modelli” è già un buon inizio per sapere poi come porsi.

- Se il bambino ha delle difficoltà, evitare di svalutarlo o dirgli che è pigro, lo renderete solo più insicuro e dipendente da voi.

- Date sempre uno sguardo ai quaderni dei ragazzi e rinforzarli positivamente per il loro operato. Apprezzeranno tanto il vostro interesse.

- Considerate che se il bambino viene responsabilizzato fin da subito sarà in grado di valutare i voti negativi e si organizzerà per porvi rimedio. Aiutatelo a ragionare su questo evitandogli inutili imbarazzi.

 

14/10/2013