Il bambù colonizza gli oggetti di uso quotidiano

di Anna Simone

Tutti pazzi per il bambù, sembra essere questo il motto di industriali e di designer che negli ultimi anni hanno iniziato a piazzare sul mercato oggetti ideati con questo materiale super sostenibile.

Il bambù che appartiene alla famiglia delle Graminaceae, la stessa di mais, grano e riso, ha vantaggi difficilmente raggiungibili: è a crescita rapida, assorbe molta anidride carbonica, è un buon rifugio per l’avifauna, ha un fitto intreccio di radici che contribuiscono a compattare il terreno, sopravvive agli incendi, resiste alle malattie e non ha bisogno di cure durante la coltivazione, anzi in alcuni habitat diventa persino infestante. Come se non bastasse, inoltre, è leggero, flessibile, con resistenza meccanica e versatile, tanto da essere impiegato in costruzioni, gadget e oggettistica di design.
Fino a poco tempo fa erano impensabili custodie per cellulari, strutture di pc, montature per occhiali, caschi, biciclette e così via in bambù, ma oggi ci sono e incontrano le simpatie degli acquirenti dai gusti più disparati.