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Il conto corrente emozionale: come migliorare le relazioni con gli altri e la qualità della propria vita

Il conto corrente emozionale come migliorare le relazioni con gli altri e la qualità della propria vita

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Per acquisire più sicurezza e migliorare la qualità della propria vita sia in campo personale sia in quello professionale, è fondamentale comprendere qual è il modo corretto per costruire, mantenere, conservare e sostenere le relazioni umane. Stephen Covey, docente di comportamento organizzato, autorità stimata in campo internazionale sulla leadership, sulle tematiche manageriali e di crescita personale, autore del famoso libro The seven habits of highly effective people (1989) (tradotto in italiano, Le sette regole per avere successo), ha utilizzato la metafora del conto corrente per spiegare quanto sia importante lavorare sul proprio comportamento e sui processi di interazione per avere una vita migliore.

Il conto corrente è un “luogo virtuale” in cui facciamo depositi di denaro, creando una riserva da cui possiamo effettuare prelievi ogni volta che ne abbiamo bisogno. In linea con questa definizione, Covey sviluppa il concetto di conto corrente emozionale per descrivere la quantità di fiducia che deve esistere in una relazione. Questo tipo di conto, a differenza di quello bancario, è un luogo in cui bisogna ridurre al minimo i prelievi e aumentare i depositi, perché quello che si perde oppure aumenta è la qualità del rapporto con un altro essere umano. In sostanza si pone l'accento sulle azioni di investimento che ognuno di noi dovrebbe fare nella gestione delle relazioni interpersonali.

Tutte le volte che si effettuano dei depositi in un conto corrente emozionale versando cortesia, gentilezza, onestà, mantenendo gli impegni presi, mostrandosi affidabili, aumenta la fiducia dell'altro. Si crea così una riserva consistente di emozioni che potrebbero essere utili nel caso in cui uno dei due interlocutori commettesse, anche senza volerlo, degli errori. Se, invece, si ha spesso l'abitudine di essere maleducati, scortesi, capricciosi, traditori o minacciosi, ecco che il conto corrente emozionale diventa negativo, va in rosso. Il livello di fiducia cala drasticamente e non si creano le premesse per fruire della comprensione dell'altro. Un livello di fiducia basso distrugge i matrimoni, le amicizie, i rapporti di lavoro e di studio, gli amori e la comunicazione si chiude definitivamente. Per accrescere continuamente il conto corrente delle persone per noi importanti bisogna effettuare quattro tipi di depositi (Porto e Castoldi, 2012).

Comprendere la persona. È il presupposto di qualsiasi relazione: quello che è importante per noi potrebbe non esserlo per l'altro. A volte tendiamo a interpretare i nostri desideri come quelli dell'altro, ma ciò che non dobbiamo mai dimenticare è che ognuno di noi vuole essere capito e accettato come individuo unico e irripetibile.

Badare alle piccole cose. Le piccole cose sono spesso grandi cose: un sorriso, un abbraccio, qualche parola gentile fanno sentire l'altro importante. Anche mantenere gli impegni è fondamentale: non c'è prelievo più grande di fare una promessa a qualcuno e poi non mantenerla.

Chiarire le aspettative. “Tu hai detto – No, ti sbagli, tu pensavi – Io ho capito che – Ma eravamo rimasti d'accordo così!”. La causa dell'insorgere di molte difficoltà nei rapporti umani è spesso legata ad aspettative contrastanti ed ambigue circa i ruoli, gli scopi e le azioni, sia che si tratti di questioni di lavoro sia di faccende private. Molte aspettative sono implicite, ma le persone le introducono spontaneamente, senza parlarne, come per esempio nel matrimonio, in cui i ruoli sembrano essere chiari e delineati a priori. In realtà, in tutti i tipi di relazione, anche in quelle più scontate, c'è sempre una parte di aspettativa soggettiva, personale, non discussa, che se violata diventa fonte di malintesi difficili da recuperare. Si creano situazioni negative solo perché si dà per scontato che le nostre aspettative siano evidenti e condivise. Quello che in realtà bisognerebbe sempre fare è rendere i propri desideri chiari fin dall'inizio e, se quello che vogliamo è difficile o impossibile da ottenere, lavorare insieme all'altro per trovare un punto di incontro che dia reciproca soddisfazione.

Scusarsi sinceramente in caso di prelievo. Quando facciamo un prelievo dal conto corrente emozionale dell'altro, dobbiamo chiedere scusa sinceramente. “Mi sono sbagliato – Ti ho mancato di rispetto – Sono stato arrogante e insensibile” sono frasi che richiedono grande coraggio e forza di carattere che non tutti possiedono. Spesso ci si nasconde dietro l'orgoglio, il principio, per non ammettere di avere una scarsa sicurezza interiore. Erroneamente le persone pensano che scusandosi apparirebbero deboli e fragili, ma è proprio la loro incapacità emozionale a farle apparire come non vorrebbero essere giudicate (Porto e Castoldi, 2012). “Se devi inchinarti, che l'inchino sia profondo” raccomanda la saggezza popolare. Chiunque può commettere un errore, ma è condannato il tentativo di nasconderlo dettato dalla superficialità.

 

20/02/2014