In treno lungo lo Stivale alla scoperta dei borghi più suggestivi

di Anna Simone

È partito l’accordo tra Trenitalia e l’associazione I borghi più belli d’Italia, che permette di raggiungere 25 angoli più affascinanti dell’Italia direttamente in treno. Una partnership che nasce con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e ambientale che accomuna i piccoli centri italiani.
In queste località selezionate la stazione dista dal centro storico massimo un paio di chilometri, così una volta arrivati ci si può spostare a piedi.

I borghi “amici delle rotaie” sono da nord a sud dello Stivale. “Se nei giorni feriali sono per lo più studenti e lavoratori a utilizzare i nostri regionali – spiega Maria Annunziata Giaconia, direttrice della Divisione passeggeri regionale Trenitalia – nel weekend i treni diventano tra i mezzi preferiti per le gite fuori porta“. Grazie all’accordo saranno organizzate iniziative congiunte di promozione turistica del territorio, mentre ai viaggiatori che scelgono il trasporto regionale, in possesso di un biglietto o un abbonamento ferroviario, sarà riservato uno sconto sull’acquisto della guida ufficiale dell’associazione Borghi più belli d’Italia.

In Alto Adige c’è Bard, la cui visita all’omonima fortezza offre l’opportunità una passeggiata unica lungo la strada che sale a tornanti verso il forte.

Mombaldone, in Piemonte, è il paese dei dettagli colorati, con gerani su davanzali e terrazzi, ortensie rigogliose, finestrelle abbellite da antiche tende o da pizzi e crochet, portoni d’ingresso scolpiti in legni secolari: particolari da ammirare visitando a piedi il borgo.
Orta San Giulio, invece, è una sorta di paese in miniatura. Qui gli stili architettonici dal romanico al barocco si mescolano senza cozzare tra loro, le stradine scendono fino al bordo dell’acqua e veli di bruma che evaporano intorno all’isola le danno un alone magico. Vogogna, sempre in Piemonte, è un borgo circondato da fortificazioni militari, che conserva angoli medioevali sulle cui strade è bello camminare.

In Veneto merita una visita Montagnana, la cui cerchia murata lunga circa 2 km, con 24 alte torri, ci dà l’idea di cosa fosse una città fortificata nel XIV secolo.

In Trentino Alto Adige ci sono vari graziosi paesini alpini con la stazione vicino al centro: Chiusa, con il centro storico che mantenuto immutata la sua particolare struttura medievale e l’atmosfera che ne deriva quando si percorrono i pittoreschi vicoli; Egna, circondato da vigneti e alberi di mele, vanta edifici in stile veneziano, con eleganti portici a ricordo della grandezza passata, quando facevano affari grazie agli scambi commerciali tra Nord e Sud, in particolare con il trasporto del legname per via fluviale; Vipiteno, invece, è diviso dalla torre civica in due nuclei, Città Vecchia e Città Nuova, allineati lungo la via principale, con negozi e alberghi al posto delle antiche botteghe artigiane e delle locande.

In Friuli Venezia Giulia c’è Venzone cittadina fortificata con quattrocentesche chiesette che contornano il paese in un ambiente unico, da cui partono i sentieri per il Parco naturale delle Prealpi Giulie.

La Liguria offre più di una scelta raggiungibile direttamente in treno. Moneglia è una cittadina divisa in due borghi (un tempo separati da un fiume), corrispondenti a due parrocchie, due campanili, due chiese, il tutto incorniciato dal mare davanti e dal verde dei monti alle spalle. Finalborgo è un quieto borgo che emoziona per i colori liguri sfumati dal tempo; fu capitale del marchesato e conserva nei bei palazzi, un po’ dell’ostentazione dei dominatori spagnoli. Poi c’è Laigueglia, con i suoi carruggi, le piazzette a mare, le case rosee con tutto il fascino autentico di vecchio borgo marinaro, che la maggior parte dei comuni liguri rivieraschi ha perduto. Verezzi, invece, arroccato sulla collina dell’Orera è caratterizzato da costruzioni in pietra incastonate in un panorama di roccia e di mare, collegate da stretti carruggi, mulattiere e stradine (le crêuze) un tempo destinate a muli e carri. L’antico borgo di Campo Ligure non passa inosservato per il castello, visibile anche dall’autostrada, e per la natura rigogliosa del Geoparco europeo del Beigua, che lo circonda.Vernazza, infine, è caratterizzata da vicoli stretti, che servivano a intrappolare gli invasori e buttare loro addosso olio bollente dalle case-torri, e dalle case dai colori particolari affinché i marinai le potessero riconoscere da lontano quando rientravano dal mare.

In Emilia Romagna Brisighella è un borgo addossato a una rupe, sovrastato da tre scogli su cui si ergono la Rocca, la torre dell’Orologio e il Santuario del Monticino. Sul lato opposto era difeso da mura al cui interno l’atmosfera medievale è conservata nel saliscendi di strade e viuzze, negli edifici maestosi, nelle case basse e arroccate, nei vicoli in ombra, negli angoli nascosti, nelle piazze e nei cortili.

In Toscana non passa inosservato Buonconvento, con una robusta cinta muraria trecentesca, che conserva nella forma architettonica il carattere senese, che un tempo racchiudeva tutto il borgo.

Nelle Marche Grottammare è un piccolo centro storico raccolto sul ciglio di un colle, che guarda a mare come una sentinella tra pinete e gabbiani.

In Umbria a Castiglione del Lago ha grande rilevanza la rocca del Leone, fortezza medievale dalla singolare forma a cinque punte che ricorda la costellazione del Leone.  La sua collocazione su uno sperone che domina il Trasimeno si è rivelata di importanza strategica durante le guerre per il dominio del territorio combattute dalle signorie toscane e perugine. Spello dove quasi tutto è costruito con la pietra del monte Subasio, è borgo arroccato dove lungo l’anello delle mura si conserva memoria dell’antica Roma. Passignano sul Trasimeno sorge sulla sponda settentrionale del Lago Trasimeno. La Rocca fu edificata in età medievale mentre l'abitato si sviluppò soprattutto fra il Cinquecento e il Seicento. Nel XVI secolo videro la luce sia la chiesa di san Rocco, in stile rinascimentale, che il santuario della Madonna dell'Oliveto, mentre è del XVIII secolo la Villa del Pischiello.

In Abruzzo Tagliacozzo, ricca di storia, di chiese e di una piazza splendida, ha un passato che oscilla tra due stemmi: quello degli Orsini e quello dei Colonna, contendenti che hanno lasciato sul posto gli emblemi del loro potere. Così, nel borgo antico si passeggia tra viuzze dove ogni abitazione, ogni apertura, è sormontata da un frontone, magari malmesso, ma indice di passata gloria.

Scendendo verso sud, in Campania c’è Atrani, con un mix di abitazioni, poste l’una sull’altra, che lo fa somigliare a un presepe, soprattutto la sera quando le luci sono accese.

Chianalea in Calabria è il vecchio borgo di pescatori, non imbalsamato a scopo turistico che ancora vive dell’attività antica della pesca. Passeggiando tra le sue suggestive viuzze è facile incontrare pescatori che costruiscono le reti per la pesca, riparano le barche o si preparano a partire per affrontare una giornata in mare.

In Sicilia, infine, Cefalù è una cittadina che si specchia sul mare e che testimonia il pluralismo storico-culturale segnato da cartaginesi, siracusani, romani, vandali, goti, bizantini, arabi e normanni.

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