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Internet, social network, cellulari, compagni di vita a cui dobbiamo adattarci con le giuste misure

di Caterina Steri

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Da anni le nostre vite sono state invase da internet e dai social network. E mentre prima riuscivamo a farne uso solo a casa o in ufficio, con l’avvento degli smartphones il mondo web con annessi e connessi non ha più confini.

Quello di aggiornare il proprio stato, twittare, o costruire una fattoria assieme ad altri partecipanti è un fenomeno in continua ascesa che non dà segni di calo, anzi! Potete immaginare voi la vostra vita senza internet e almeno un  social network?
La maggior parte di noi appena ha cinque minuti di tempo non resiste alla tentazione di dare uno sguardo veloce al mondo di fb o al cellulare per vedere se sono arrivati dei messaggi. E se dovesse avanzare un po’ di tempo, inesorabilmente si finisce per fare un salto sulla prima pagina “virtuale” del quotidiano che una volta andavamo a prendere all’edicola più vicina a casa. Oppure guardiamo un filmato su you tube che ci ha consigliato un amico e, metti caso che ci piaccia, perché non condividerlo sul nostro social network preferito?
Vogliamo parlare poi di quando si sta insieme ad altre persone e non si ricorda ad esempio il nome di quel famoso cantante che andava tanto in voga negli anni ottanta? Basta metter mano al proprio smartphone e in qualche secondo la soluzione è trovata!

A dir la verità, questa cosa mi spaventa parecchio perché alla fine non sentiamo più il bisogno e lo stimolo di esercitare la nostra mente a ricordare: c’è internet che lavora per noi.

Ma non solo internet ci ha invaso, pure i semplici cellulari! Dimenticare l’aggeggio a casa significa per forza dover tornare indietro per recuperarlo o cercarlo in continuazione in tasca a o nella borsetta maledicendosi poi per non averlo con se.

Io per prima, dedico tempo alle attività virtuali e cerco di far conoscere il mio mestiere facendo la blogger, o scrivendo su rubriche come questa. Pure gli psicologi sono caduti nella “rete”. In effetti, quale mezzo di comunicazione riuscirebbe a diffondere più velocemente di internet le varie notizie, dal seno scoperto della duchessa ai risultati di importanti ricerche scientifiche?
Insomma, come per la maggior parte dei fenomeni, ci sono i pro e i contro. Ci troviamo di fronte a diversi geniali/mostruosi strumenti che ci hanno cambiato la vita.

Se notate bene, quando ci riferiamo a loro cambia anche il nostro linguaggio, usiamo parole nate da relativamente poco tempo. Insomma, è praticamente impossibile prescindere da essi, qualsiasi sia l’ambito della nostra quotidianità, dal lavoro al tempo libero, alla famiglia, all’educazione.

Ci danno la possibilità di divertirci, occasioni per fare nuovi incontri e allargare le conoscenze, ma anche di cadere nella rete della solitudine, delle false identità, della pedofilia, di comportamenti aggressivi, stalking, violazione e abuso di informazioni, di dipendenze patologiche. C’è pure il grosso rischio di eliminare i confini tra mondo reale e virtuale. 

In realtà la sete di informazione e la possibilità di sapere tutto e subito ci porta di fronte a svariate situazioni. Ad esempio, qualche settimana fa in spiaggia ho notato due persone che svolgevano i cruciverba e che cercavano le soluzioni su internet! Da un lato sorridevo, dall’altro ho sentito una forte nostalgia di quando sdraiati a crogiolarsi sotto il sole una persona leggeva agli altri della comitiva la definizione del “5 verticale” e questi “pensavano” alla risposta! Spero non mi venga mai questa tentazione!

Per forza, con il progredire della tecnologia dovevano nascere anche gli strumenti di informazione globale. Forse ciò che non riusciamo a capire è che siamo noi umani a doverli gestire e non a doverli subire e a farci trascinare senza controlli nei vortici del loro sviluppo. Sicuramente non sarebbe male fare prevenzione riguardo agli abusi che si possono sviluppare e dare uno sguardo più attento a quelli che potrebbero essere i soggetti più a rischio di venire intrappolati nella “rete”. Così facendo si potrebbe dare un ulteriore contributo alla possibilità di godere appieno dei nostri moderni compagni di vita.

01/10/2012