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Ipocondria, quando la malattia non c’è ma diventa un’ossessione che può fare ammalare davvero

L’attenzione al proprio stato di salute diventa un pensiero fisso per gli ipocondriaci. È importante riconoscere e curare questo disturbo mentale

Ipocondria quando la malattia non cè ma diventa unossessione che può fare ammalare davvero

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Dai più vengono additati come malati immaginari. Eppure gli ipocondriaci hanno effettivi malesseri fisici che però tendono a considerare gravi anche se in realtà non lo sono. Si tratta di un disturbo mentale che mina la serenità psicologica, influisce sulla qualità della vita e spesso porta a un allontanamento da affetti e amicizie. Va curato con un’adeguata terapia psicologica, senza illudersi che passerà da solo.
Gli ipocondriaci ritengono piccoli segnali provenienti dal proprio corpo molto pericolosi, ad esempio l'accelerazione del battito cardiaco dopo uno sforzo fisico fa pensare a un infarto, se ci si sente deboli si pensa di avere una leucemia, se si ha il mal di testa si pensa a un tumore celebrare e così via. Si vive in una condizione di stress e preoccupazione costante perché si ha paura di essere gravemente malati. Così scatta la necessità di continui accertamenti clinici e visite specialistiche che pur escludendo patologie non calmano il livello di ansia del paziente, che in alcuni casi persiste a lungo nel tempo, diventando ossessionante.

 Conseguenze

La convinzione di ammalarsi o il timore di avere una malattia incurabile in corso fa cadere gli ipocondriaci in una condizione di ansia continua alimentata anche dalla ricerca affannosa di informazioni sulla propria presunta patologia. Il che genera una sorta di monitoraggio continuo del proprio organismo. Più volte al giorno si misurano i battiti dal polso e la pressione sanguigna, svolto un esame clinico si ricorre al successivo, poi è la volta dell’ennesimo specialista da consultare perché insoddisfatto dalle rassicurazioni del medico precedente o dell’ennesimo accertamento diagnostico, insomma non si trova mai pace. Inoltre, si smette di fare attività fisica e si tende a una vita sedentaria, per timore di danneggiare l'apparato cardiovascolare. A livello sociale le continue richieste di rassicurazione, gli atteggiamenti aggressivi di fronte a chi lo contraddice possono portare le altre persone allo sfinimento e quindi a isolarlo sia nel gruppo di amici sia in quello lavorativo.

Cause

L’origine dell’ipocondria è incerta, ma gli studi clinici hanno messo alcuni punti fermi: incide la predisposizione biologica, di solito si sviluppa nei giovani e anche il contesto familiare ha un certo peso, in particolare quello in cui vi è un’attenzione sproporzionata verso la salute che può portare alla comparsa di atteggiamenti e comportamenti iperprotettivi, come ad esempio i genitori che vietano al bambino di correre perché se suda si ammala oppure gli vietano di partecipare alla gita scolastica perché può raffreddarsi.
Le persone più a rischio di diventare ipocondriache sono quelle ansiose e insicure, che tendono a considerarsi fragili e vulnerabili, aspetti che in molti casi sono nati in contesti familiari di iper protezione.

La cura

Dall’ipocondria si può guarire, ma bisogna iniziare un percorso psicologico. Lo specialista aiuterà il paziente a capire che il malessere che prova non è fisico ma di origine psicologica, senza sminuire la portata del problema. L'obiettivo è dare una spiegazione alternativa che lo possa aiutare a delineare i confini tra ciò che è fisico e ciò che appartiene alla sfera psichica proprio perché l’organismo attraverso i sintomi fisici spesso veicola un problema emotivo profondo, da cui si origina la sofferenza. Con la psicoterapia si affronteranno le abitudini del paziente legate all’eccessiva ricerca di segni di malattia per educarlo verso le normali sensazioni del corpo e le loro normali variazioni. Inoltre, si suggeriranno dei consigli pratici per imparare a ridurre l’ansia come fare attività fisica giornaliera, seguire una alimentazione, evitare sostanze eccitanti come caffè, bevande energizzanti, eliminare il fumo. Insomma, una vita improntata al benessere per distogliere il paziente dal pensiero fisso sulle patologie.

 

 

 

22/11/2022