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Mal d'amore: malattia dell'animo e del fisico

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Le persone che intraprendono una psicoterapia soffrono spesso della malattia di amore. Quando sono già all’interno di legami, innamorandosi di nuovo, possono mettere a rischio le scelte precedenti e attraversare periodi molto difficili di inquietudini e dubbi spesso pressati dalla nuova relazione e oppressi dal senso di colpa per il/la partner del precedente rapporto. Se sono al contrario ancora liberi/e l’amore rappresenta spesso un cambiamento che può portare a lasciare amici, abitudini, a volte luoghi e prospettive ed essere in dubbio tra sentimenti e scelte diverse. La malattia di amore può nascere dal bisogno di avere sempre di più amore o dalla riduzione delle emozioni dell’inizio che portano a pensare che l’amore potrebbe attenuarsi e morire. La malattia d’amore si può istaurare perché il tempo non è mai abbastanza, non bastano le parole, il sesso, la continuità, l’esistenza di un progetto.

Dopo una fase iniziale, anche se le due persone sono apparentemente  felici, si instaura la paura della perdita e dell’abbandono.  I malati d’amore mostrano insicurezza, provano gelosia, diventano eccessivamente esigenti, rompendo la pazienza dell’altra/o fino a determinare ciò che temono cioè  la separazione. Ma la malattia d’amore più devastante è quella che nasce dal il trauma del tradimento. I motivi per cui nasce il tradimento possono essere sia interni che esterni: gli interni riguardano le delusioni nel rapporto e la scoperta dei limiti dell’altro/a, i conflitti o la riduzione del desideri; gli esterni sono rappresentati dal comparire di una persona alternativa che porta la persona che tradisce a pensare  che sarà possibile vivere un rapporto migliore, riprovare sentimenti ed emozioni.

Il soggetto passivo del tradimento o della separazione ha due problemi gravi: la caduta dell’autostima e la caduta del progetto; la persona che tradisce può essere addolorata che l’amore dimostri la sua possibilità di decadenza, ma spesso ha già elaborato la delusione e vuole costruire una via di fuga. Nel momento della scoperta del tradimento a volte è possibile ricostruire, si può proprio perché si aprono le paure e le speranze, cercare di mettere in moto risorse rimaste nascoste, riprendere la sessualità, dimostrare dolore così forte da costringere l’altro/a a tornare indietro. Altre volte niente è possibile e si comincia a distruggere il rapporto.

Questo momento difficile deve essere vissuto con consapevolezza, senza arrendersi. Scoprire il tradimento oggi è molto facile, perché in genere si cerca di stabilire con l’amore esterno una costante comunicazione e questo porta ad una attenzione continua a messaggi e l’invio di foto, a volte molto erotiche. Scoprire o svelare apre la crisi e di questo la persona tradita deve essere consapevole perché bisogna essere convinti che cercare la verità sarà utile, dopo sarà superata la reticenza che sta dentro il fatto di mentire e si potranno avere tante informazioni che feriscono e distruggono la possibilità di ricostruire un rapporto.

Il chiarimento è utile quando vogliamo ripartire da zero e tentare di salvare il rapporto partendo dalla verità, ma accettando che tradire è una cosa che accade e che se vogliamo salvare il rapporto bisogna pensare ad un cambiamento di ambedue gli interlocutori non solo dell’altro/a. Consultare in coppia è un buon metodo per cercare di capire cosa è successo al rapporto e per scoprire i margini di errore e l’ambiguità, disimpegno che è stata investita nel rapporto. A volte è utile consultare individualmente per recuperare senso di realtà e curare le ferite. 

L'amore è sempre una grande scommessa, permette di sognare e di mettersi in gioco, rappresenta però una grande  fragilità perché è esigente, perché vogliamo essere felici, perché sogniamo che il sesso sarà sempre bello o migliorabile. Come si cura la malattia d’amore, se siamo noi che vogliamo troppo cercando di scavare nell’insicurezza e nello stress, spesso la nostra sfiducia nasce dall’infanzia, nella ferita dei non amati dai genitori o dalla madre in particolare, nella gelosia per fratelli e sorelle. Questo ha fatto vivere nell’infanzia la sindrome di incompreso, la paura di essere trasparenti o insignificanti e questo porta a non fidarsi dell’amore. La mancanza di autostima porta a temere che l’altro/a quando scoprirà che siamo poca cosa si staccherà da noi e ci difendiamo distruggendo il rapporto.

Il tradimento si cura pensando che anche noi potremmo trovare qualcosa di meglio, che siamo stati troppo pigri, che ci siamo disimpegnati nel rapporto e questo deve portarci ad una diversa azione.  Ci vuole sempre del tempo per digerire il lutto di un tradimento e in particolare un abbandono, ma se abbiamo lasciato interessi, amicizie, gusti, desideri, bisogna ripartire da lì, pensando che abbiamo fatto un errore se abbiamo smontato la nostra vita e ricominciare è una buona tecnica anche se all’inizio non ci regalerà nulla, sarà faticoso, ma a poco a poco costruiremo delle nuove risorse.

24/07/2014