logo tiscali tv

La serie tv Skam sdogana la micropenia: le terapie per superare questa problematica maschile

Si chiama micropenia la condizione in cui il pene ha dimensioni inferiori rispetto alla media: la diagnosi, le infiltrazioni, gli interventi chirurgici e l'approccio psicologico per affrontare 'l'ipoplasia peniena'

La serie tv Skam sdogana la micropenia le terapie per superare questa problematica maschile

Leggi più veloce

Si chiama micropenia la condizione in cui il pene ha dimensioni inferiori rispetto alla media. A sdoganare questo quasi tabù è stata la quinta stagione della serie Skam: Elia Santini, il personaggio interpretato Francesco Centorame, è un adolescente che soffre di ipoplasia peniena, definizione clinica del disturbo del micropene, che impatta sulla sua vita sessuale e sulla capacità di parlarne con i suoi amici.
La problematica è sempre esistita, ma finora nel nostro Paese era rimasta un po’ sottotraccia: ora le cose stanno cambiando.

È importante sapere se si è affetti realmente dall’ipoplasia peniena oppure se si tratta di una percezione personale che non ha fondamenti clinici. In quest’ultimo caso il pene è normale senza problemi di funzionalità, ma si percepisce come piccolo provocando nei soggetti un grave stato ansioso o preoccupazioni che interferiscono con l’attività quotidiana. Ad esempio, si ha paura di confrontarsi con i propri coetanei, spesso si tende a isolarsi socialmente e si fugge all’idea del contatto con eventuali partner perché ci si sente inadeguati. Per superare tali difficoltà psicologiche che si ripercuotono a livello personale e sessuale, è bene rivolgersi a un terapeuta alle prime avvisaglie di eccessiva preoccupazione.

Micropenia

Se si è affetti da micropenia il pene in erezione ha dimensioni di circa 2.5 volte inferiori alla media, che nel caso di un soggetto adulto significa inferiore ai 7-8 cm circa. Questa condizione affligge solo lo 0.6% della popolazione maschile mondiale, si manifesta per lo più alla nascita e si accompagna a problematiche ormonali o dell’apparato urinario che possono minare la vita sessuale e la normale funzionalità dell'organo. Tra le complicanze più comuni spiccano la difficoltà durante la minzione, problemi durante i rapporti sessuali e un forte impatto sulla sfera psicologica tanto che si può cadere anche in depressione.

Diagnosi

Di solito la micropenia viene diagnosticata alla nascita o nella fase dello sviluppo: i medici ricorrono a un esame obiettivo durante il quale misurano la lunghezza dell’organo e talvolta anche con un'ecografia ad hoc. In genere, dopo aver constatato la presenza di micropenia lo specialista prescrive alcuni specifici esami diagnostici per individuare eventuali disturbi ormonali o di una delle patologie associate a questa condizione.  Se si è già adulti e si sospetta di essere affetti da micropenia, il consiglio è quello di consultare un urologo, che farà le misurazioni necessarie e nel modo corretto, ricorrendo anche a eventuali esami ematici e della diagnostica per immagini.

Terapie

A seconda delle cause legate alla sindrome del micropene ci sono delle cure specifiche.  Nei casi di un problema alla nascita, causato da ipogonadismo (i testicoli non producono ormoni a sufficienza), i medici ricorrono alla somministrazione di testosterone.
In età adolescenziale e adulta si tenta in primis con l'approccio psico-sessuologico con una terapia mirata al miglioramento della percezione del sé corporeo per portare il paziente a un apprezzamento della propria condizione di normalità.

In alcuni casi lo specialista può proporre il ricorso a tecniche per l'ingrandimento e ingrossamento del pene che fanno aumentare il diametro, come l'infiltrazione di acido ialuronico cross linkato.  In altri casi c’è la possibilità di valutare un intervento chirurgico per l’allungamento, ma solo nel caso vi sia una vera necessità chirurgica.
In conclusione, quando si hanno preoccupazioni legate alle dimensioni dell’organo maschile la prima cosa da fare è andare da uno specialista per avere una diagnosi o meno di micropsia, condizione che affligge solo lo 0.6% della popolazione maschile mondiale. Spesso si tratta di autodiagnosi ed è il paziente che considera ridotte le dimensioni, pur rientrando nei normali parametri.

 

 

20/09/2022