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Nuovo virus dalla Cina e falsi miti: come difendersi nella vita di tutti i giorni

Dalla cocaina all’olio di sesamo all’urina per i bambini, con il nuovo coronavirus proliferano i falsi miti, spesso con gravi rischi per la salute

di Stefania Elena Carnemolla

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Tra la popolazione è panico per il nuovo coronavirus dalla Cina, SARS-CoV-2, già 2019-nCoV, responsabile della COVID-19 (Corona Virus Disease). Una situazione ideale anche per il proliferare di falsi miti che portano all’adozione di comportamenti sbagliati.

SHOPPING E ISTERIA

Da quando il virus ha colpito l’Italia è scattata la corsa a negozi e supermercati anche nelle zone al momento sicure per paura di rimanere senza cibo e altri generi di prodotti. Un falso mito smentito dall’ Istituto Superiore di Sanità: “Non è necessario fare scorte di generi alimentari. Gli esercizi commerciali, nelle zone che attualmente non sono sede di focolai epidemici, restano aperti e garantiscono il rifornimento di tutti i prodotti, non soltanto quelli di prima necessità”.

PRODOTTI PER LE MANI

Molti hanno paura di non trovare i prodotti per l’igiene delle mani a causa dell’assalto alle farmacie dove, oltre alle mascherine, sono molto richiesti gel e altre soluzioni igieniche. Tutto perduto? Nient’affatto. L’Istituto Superiore di Sanità ricorda, infatti, che un adeguato lavaggio con acqua e sapone garantisce già uno scudo contro il virus e che, qualora si vogliano utilizzare un gel o una soluzione per le mani a base idroalcolica, in caso di non reperibilità è possibile ordinarli alle farmacie autorizzate alla preparazione di prodotti galenici. Questi prodotti devono essere, tuttavia, provvisti di etichetta e contenere una percentuale di alcool pari almeno al 60%.

TIPOLOGIE DI DISINFETTANTI

L’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso alcune raccomandazioni circa l’acquisto dei disinfettanti. Questi prodotti devono essere autorizzati come Presidi Medico Chirurgici (PMC) dal Ministero della Salute previa valutazione sulla loro efficacia e sicurezza da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. I produttori sono obbligati a riportare in etichetta composizione, pericoli associati al loro utilizzo e raccomandazioni d’uso. L’etichetta deve, inoltre, essere validata dall’Istituto Superiore di Sanità e autorizzata dal Ministero della Salute. In commercio, spiega l’Istituto Superiore di Sanità, esistono due diverse tipologie di disinfettanti autorizzati: per la cute integra e per le superfici. Il primo è, in genere, a base di etanolo (con alcool etilico al 75%), mentre il secondo di sodio ipoclorito (candeggina).

MI DEVO LAVARE LE MANI?

Nonostante i richiami all’importanza dell’igiene, ciò non ha impedito la diffusione di falsi miti. C’è chi pensa, ad esempio, che lavare o disinfettare le mani non serva a prevenire l’infezione. “Il lavaggio e la disinfezione delle mani” spiega ISSalute portale dell’Istituto Superiore della Sanità “sono la chiave per prevenire l’infezione. Bisogna quindi lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcool con almeno il 60% di alcool. Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non lavate”.

ASCIUGATORI PER LE MANI 

C’è chi pensa che è possibile uccidere il nuovo coronavirus mettendo le mani non igienizzate direttamente sotto un asciugatore automatico. Per potersi proteggere dal nuovo coronavirus, spiega l’ Organ izzazione Mo ndiale de lla Sanità, è, invece, importante pulire frequentemente le mani con un prodotto adatto a base di alcool o con acqua e sapone, asciugandole accuratamente con un asciugamano di carta o, ma solo dopo, questo sì, averle igienizzate, sotto un essiccatore ad aria calda. Per chi ha dubbi sugli asciugatori a getti d’aria o a cellule fotoelettriche che non sarebbero igienici secondo una notizia circolata tempo fa, è importante precisare che la carica batterica non è da imputare all’apparecchio in sé ma al fatto che molte persone, dopo essere andate in bagno, non si lavano correttamente le mani contribuendo, una volta collocate sotto l’asciugatore, alla dispersione dei microbi nell’aria e nell’ambiente, con successivo deposito sulle superfici. 

LAMPADE A RAGGI ULTRAVIOLETTI

I più futuristici pensano, invece, di uccidere il nuovo coronavirus con lampade disinfettanti a raggi ultravioletti. Queste lampade, raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non vanno utilizzate per sterilizzare le mani o altre zone della pelle perché le radiazioni UV potrebbero irritarle.

ALCOOL E CANDEGGINA

C’è chi, altro falso mito, pensa che l’alcool non sia utile per disinfettare le superfici. Al contrario, spiega ISSalute, i disinfettanti con alcool (etanolo) al 75% sono, in generale, efficaci contro i virus. C’è, invece, chi fugge dalla candeggina, pensando che non sia efficace contro la disinfezione di pavimenti e superfici, un altro falso mito poiché, spiega ISSalute, “i disinfettanti a base di cloro all’1% sono in grado di disinfettare le superfici distruggendo i virus”.

SPRAY PERICOLOSI

C’è chi pensa di debellare il nuovo coronavirus spruzzando alcool e cloro su tutto il corpo. Ciò, spiega l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non solo non ucciderà il virus, già entrato nel corpo, ma queste sostanze potrebbero danneggiare i vestiti e le mucose di bocca e occhi. Cloro e alcool vanno sì utilizzati, seguendo le istruzioni, ma solo per disinfettare le superfici e non il corpo.

SOLUZIONI SALINE PER IL NASO

Molti pensano che il risciacquo regolare del naso con soluzione salina possa aiutare a prevenire l’infezione da nuovo coronavirus. Non ci sono prove, spiega l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che un simile risciacquo abbia protetto le persone da questo virus, mentre questa tecnica, che non previene le infezioni respiratorie, può aiutare le persone a riprendersi più rapidamente dal comune raffreddore.

MASCHERINE PROTETTIVE

Posso pulire la mia mascherina con disinfettante per le mani per poi riutilizzarla? Un dubbio presto tramutatosi in falso mito e giustificato dalla paura di non trovare più in commercio mascherine contro il virus dalla Cina. “Le mascherine per il viso” raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità “comprese le mascherine mediche piatte o le mascherine N95, non devono essere riutilizzate. Se sei stato in stretto contatto con qualcuno infetto dal nuovo coronavirus o ha un’altra infezione respiratoria, la parte anteriore della maschera deve essere considerata contaminata. È necessario rimuovere la maschera senza toccarne la parte anteriore e smaltirla correttamente. Dopo aver rimosso la maschera, è necessario pulire le mani con un prodotto idroalcolico o con acqua e sapone”. Senza dimenticare di lavare la mani anche prima di indossarla e senza toccare il viso della mascherina con le mani, ma solo utilizzando i cavi alle estremità.

OLIO DI SESAMO

C’è chi pensa di impedire al virus di entrare nel corpo strofinandosi la pelle con olio di sesamo. Questo olio, spiega l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non contrasterà affatto il virus.

AGLIO

C’è chi contro il virus dalla Cina mangia aglio. Benché alimento con proprietà antimicrobiche, spiega l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non ci sono ad oggi prove che l’aglio possa proteggere dal nuovo coronavirus.

COCAINA

C’è chi pensa di assumere cocaina, una sostanza stimolante che oltre a non proteggere dai virus, ricorda l’Organizzazione Mondiale di Sanità, provoca dipendenza, gravi effetti indesiderati e danni per la salute umana. 

URINA DEI BAMBINI

C’è chi confida nell’urina dei bambini. L’urina, spiega l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non uccide virus e batteri, ricordando, al contrario, che l’urina può contenere piccole quantità di materiale virale o batterico e che lavarsi le mani o pulire le superfici con l’urina dei bambini non protegge dal nuovo coranvirus.

ANIMALI DA COMPAGNIA

Da quando è stato spiegato che gli animali da compagnia al momento non sono stati infettati dal virus dalla Cina, c’è chi, sollevato, non si lava le mani, certo di non correre alcun rischio.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ricorda tuttavia che lavarsi le mani con acqua e sapone è obbligatorio dopo aver toccato un animale domestico, anche per proteggersi da batteri comuni come E. Coli e salmonella che, notoriamente, possono essere trasmessi dagli animali all’uomo.

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27/02/2020