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Oggi parliamo di sesso

di Orietta Matteucci

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Oggi parliamo di sesso. Educare alla sessualità appare ogni giorno sempre più difficile, ma essere genitori educatori sufficientemente buoni è possibile!

Troppo spesso i bambini si trovano di fronte messaggi a sfondo sessuale, incomprensibili e disorientanti per loro, con il rischio che la sovraesposizione a immagini con scene esplicite di sesso produca un’accelerazione e distorsione del loro processo di maturazione psico-sessuale.

In realtà i genitori sono per lo più attenti a evitare che bambini troppo piccoli vedano la televisione al di fuori di orari e canali dedicati ai cartoni animati, ma la cosa diviene più complicata quando vanno in onda spot pubblicitari che veicolano messaggi spesso inadatti a loro.

Gli adolescenti attraverso il web accedono facilmente a video che vanno dal sexy al porno e, sempre più spesso, capita che autofilmino loro immagini sexy per diffonderle tra gli amici e sul web, magari solo 'per scherzare'.

Che i ragazzini siano curiosi sul sesso è normale e lo sono sempre stati, ma nel terzo millennio devono fare i conti con il progresso della tecnologia digitale e con la velocità della comunicazione. Ma anche gli adulti ne devono fare i conti.

Appare chiaro che i giovanissimi non hanno gli strumenti necessari per decodificare questo tipo di messaggi, per riconoscerne i pericoli immediati e quelli per il sano sviluppo della loro personalità come, per esempio, quelli di confondere l'amore con la pornografia e dare troppa importanza al corpo e alla seduzione.

Sono argomenti complicati da affrontare e molti genitori si sentono impreparati a parlare della sessualità in modo disinibito ed efficace.

C'è da dire anche che, a volte, i genitori presi dall’ansia di voler essere più vicini ai figli o nel tentativo di sopperire al poco tempo che gli dedicano, hanno cercato di accorciare le distanze diventando troppo permissivi, troppo amici, facendo troppi regali, con il risultato paradossale di averle invece, aumentate.

I bambini vogliono, o meglio, hanno bisogno di essere ascoltati e considerati, hanno bisogno di genitori che vogliano dedicare del tempo esclusivamente a loro, senza interferenze esterne siano la TV, il cellulare, un fratello.

Non importa che il tempo sia di pochi minuti, l'importante è che in quei pochi minuti si sentano al centro dell'attenzione, che si sentano amati e coccolati.

Se non accade ciò, i bambini cominciano a fare capricci a raffica e in escalation, stentano a riconoscere nei genitori figure autorevoli, a considerarli punti di riferimento e, può capitare che, una volta cresciuti vadano a cercare fuori dal nucleo familiare quelle certezze che non vi hanno trovato. Come farsi ubbidire dai bambini

E fuori dal nido ci sono i compagni più grandi, gli amori precoci, gli adulti non corretti...

Educare i figli è estremamente complicato, faticoso, può perfino produrre un senso di arrendevolezza, di rassegnazione, di abitudine.

L’abitudine è una delle peggiori attitudini dell’essere umano, perché non solo mina l’iniziativa, gli stimoli, la creatività, ma è anche capace di anestetizzare le emozioni.

Basta pensare alle molte persone abituate a vivere con in sottofondo la TV, telegiornali che parlano di orribili delitti, catastrofi, guerre, di un miliardo di affamati, rimanendo quasi impassibili magari tacitando la coscienza, pensando, per esempio, 'mica posso farmi carico della salvezza del mondo!'

Fare i genitori ed educare alla sessualità appare ogni giorno sempre più difficile, per di più complicato dal progresso della tecnologia digitale, video giochi, Internet, socialnetwork e dalla velocità della comunicazione.

 

Ma essere genitori educatori sufficientemente buoni è possibile!

Che fare dunque?

I genitori, senza anticipare le domande dei figli, possono, quando lo chiedono esplicitamente o li vedono coinvolti, guidarli nella comprensione di questi input che arrivano dall’esterno. Ma questo da solo non basta, soprattutto, devono essere pronti e avere le competenze per rispondere nel modo migliore.

E per chi proprio si imbarazza o si sente impreparato ad affrontare il tema? Comunichiamo PositivaMente

Educare è un compito interattivo per cui osservando attentamente le azioni e reazioni dei bambini, ascoltando con il cuore per riconoscere e comprendere le loro emozioni, i loro bisogni, sarà più facile modulare e rimodulare le nostre azioni: l’unico errore certo che possiamo fare è quello di non fare nulla per timore di sbagliare!

Infine, un tasto dolente, quello della disciplina. Fin da subito, la parola evoca atteggiamenti autoritari e direttivi e trasmette una sensazione negativa, mentre invece, la disciplina, fatta di poche semplici regole, ma rispettare, condivise con amore e serenità, può facilitare la crescita dell'autostima, della fiducia in sé e negli altri, può aiutare a gestire in modo costruttivo frustrazioni, divergenze, conflitti; in altre parole può sviluppare le capacità di interagire in modo costruttivo con gli altri e facilitare lo sviluppo di una personalità equilibrata basata sul rispetto di sé e degli altri.

 

Bambino Oggi...Uomo Domani



11/03/2015