Osteopenia: cosa fare per bloccare a fragilità ossea prima che degeneri in osteoporosi

Qual è il giusto quantitativo di proteine? Quali sono gli alimenti più ricchi di calcio c he vanno assolutamente introdotti nell'alimentazione? Come e quanta vitamina D assumere? Leggi qui

di Anna Simone

Se i riflettori sono spesso puntati sull'osteoporosi, lo stesso non si può dire per l'osteopenia. Queste patologie hanno in comune la carenza di minerali nella struttura ossea, solo che nell'ostepenia la gravità è minore. Le ossa sono deboli e hanno una minore densità rispetto alle ossa normali, ma non al punto da essere considerate particolarmente fragili o a rischio di fratture come nell'osteoporosi. È importante curare alimentazione, carenze di minerali, carenze di vitamine e stile di vita per bloccare il rischio che la situazione degeneri.

Le cause

L'osteopenia è legata a una riduzione della densità minerale all'interno delle ossa che comporta un indebolimento progressivo della struttura ossea se non si interviene in tempo. E non dipende solo dall'età. Sono varie le cause che possono determinare l'insorgere di questa patologia, a iniziare dalla carenza vitamina D e di calcio. Quest'ultimo è essenziale per la formazione e il mantenimento della salute delle ossa, mentre la vitamina D favorisce il suo assorbimento da parte dell'organismo. Se i valori di uno o entrambi sono bassi si va incontro all'osteopenia prima e all'osteoporosi dopo. Anche la mancanza di attività fisica regolare può influire in negativo, considerando che l'esercizio fisico aiuta a stimolare la formazione di nuove cellule ossee e può contribuire a mantenere una buona densità minerale ossea. Un rischio maggiore di andare incontro all'osteoporosi può esserci sia per le donne che hanno amenorrea (assenza di mestruazioni) o menopausa precoce, perchè la bassa produzione di estrogeni può accelerare la perdita di densità ossea, sia con l'invecchiamento, periodo della vita quando il processo di riassorbimento delle vecchie cellule ossee supera la formazione di nuove cellule ossee, portando a una diminuzione della densità minerale ossea. Altre cause comuni che possono contribuire all'insorgenza dell'osteopenia sono alcune condizioni di salute, come l'ipertiroidismo, il diabete, l'artrite reumatoide e le malattie dell'intestino

Cosa fare

La diagnosi di osteopenia avviene ricorrendo a un esame strumentale chiamato Moc, Mineralometria Ossea Computerizzata, che serve per valutare se la densità minerale si è ridotta. Viene effettuata dietro prescrizione dell'ortopedico in specifiche aree del corpo, solitamente nella colonna vertebrale, nell'anca o nel polso. Di solito ci si sottopone a Moc dopo qualche anno che le donne entrano in menopausa, mentre per gli uomini dopo che superano i 50 anni. Ma se si è a rischio di andare incontro all'osteopenia questo esame è bene farlo prima. In caso venga diagnosticata l'osteopenia, vegono consigliati cambiamenti di alimentazione, esercizio fisico regolare, eventuali integratori di calcio e vitamina D.

Cura

L'osteopenia si cura prevenendo ulteriori perdite di densità minerale ossea. Molto gioca l'alimentazione, quindi è importante impegnarsi a portare a tavola cibi naturalmente ricchi di calcio, come latte, yogurt e formaggi, verdure a foglia verde - ad esempio cavolo riccio, bok choy, cicoria - tofu, mandorle, semi di chia, semi e crema di sesamo, sardine, polpo, legumi, determinati tipi di acqua, nonchè alimenti addizionati di calcio. Se la quantità di calcio assunta tramite l'alimentazione è insufficiente, il medico può consigliare l'assunzione di integratori di calcio, con dosaggio e formulazione che dipenderanno dalle esigenze individuali.
Discorso simile per la vitamina D. Gli alimenti che la contengono sono pochi: il pesce grasso, come salmone, sgombro, aringa, tonno e sardine; l'olio di fegato di merluzzo; il tuorlo d'uovo; alcuni tipi di funghi, come i funghi shiitake; alcuni alimenti addizionati con vitamina D, come latte, succhi di frutta, cereali per la colazione e yogurt. Cosa fare? Esposizione al sole, fonte naturale di vitamina D. Ogni giorno bisogna trascorrere del tempo all'aperto, esponendo viso, braccia e gambe al sole per almeno 20 minuti durante le ore in cui l'intensità solare è moderata, quindi in estate al mattino oppure nel tardo pomeriggio. Potrebbe comunque essere necessaria l'integrazione di vitamina D e deve essere il medico a valutare se prescrivere vitamina D2 (ergocalciferolo) o vitamina D3 (colecalciferolo). Per scoprire un'eventuale carenza basta fare delle tradizionali analisi del sangue inserendo il dosaggio di questa vitamina.
Altrettanto importante per la cura dell'osteopenia è il giusto quantitativo di proteine, essenziali per la formazione e il mantenimento delle ossa: ne sono ricchi la carne rossa magra, il pollo, il pesce, le uova, i latticini, i legumi, il tofu e le noci. Non finisce qui. Bisogna seguire una dieta equilibrata che fornisca una varietà di nutrienti importanti per la salute delle ossa, ossia la vitamina K (presente in verdure a foglia verde, broccoli e cavolini di Bruxelles), il magnesio (presente in semi di zucca, mandorle, spinaci e fagioli), lo zinco (presente in carne, frutti di mare, semi di zucca e noci) e gli acidi grassi omega-3 (presenti in pesce grasso, semi di lino e olio di pesce). Infine, siccome l'eccesso di sodio può interferire con l'assorbimento del calcio, è meglio limitare l'uso di alimenti ad alto contenuto di sale, ricorrendo alle spezie e al gomasio.