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Perchè le coppie infelici continuano a stare insieme?

Perchè le coppie infelici continuano a stare insieme
di Caterina Steri

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Non solo in studio, ma anche nella vita personale mi capita di vedere come tante coppie rimangano insieme per anni pur essendo palesemente infelici. La domanda di oggi è, perché si preferisce stare in situazioni tali, piuttosto che cercare alternative di vita felici?

Così ho cercato di darmi delle risposte facendo alcune ipotesi che ho deciso di condividere con chi possa essere interessato.

Partiamo dal presupposto secondo cui non si può costruire un rapporto perfetto, però tanto ci si convince di questo da decidere che non sia nemmeno il caso di pretendere troppo da una relazione, che ad un certo punto vada bene accontentarsi e che la cosa più importante sia stare in due, non tanto essere davvero felici del rapporto.

A volte non ci si lascia per dei fattori totalmente pragmatici: perché farlo costerebbe troppo, ad esempio coppie sposate in cui si finirebbe in una guerra a suon di avvocati e assegni di mantenimento.

Considerato l’impegno che si è impiegato per la relazione, non si accetta di dover rinunciare ad essa. A volte si persevera perché “ormai la situazione è questa e il tempo sta passando”.

Oppure non ci si lascia perché non si vuole dare un dolore ai figli o rinunciare a vivere con loro. C’è poi chi è totalmente convinto di fare il bene della prole stando insieme, senza contare di farla vivere in un ambiente infelice e teso.

Altre volte, non ci si lascia per motivi culturali e religiosi che non permettono di tornare sui propri passi.

Alcune coppie rimangono insieme perché sono riuscite a trovare il giusto sfogo “al di fuori”, ad esempio in relazioni clandestine che permettono loro di tollerare meglio l’infelicità dentro le mura domestiche ed evitano di far esplodere qualsiasi situazione che ai propri occhi sarebbe disastrosa.

Si continua poi a stare insieme perché le famiglie di origine non accetterebbero separazioni. Sono nuclei familiari in cui la regola è di sopportare tutto pur di non spezzare un legame che si è deciso di costruire. La situazione contraria è invece quella in cui l’orgoglio non permette di lasciare il partner perché le famiglie di origine erano contrarie a quel tipo di relazione sin dalla sua nascita. Si vuole evitare di sentirsi dire: “Te l’avevamo detto che non era quello/a giusto/a”.

Un altro motivo molto diffuso è la paura di stare soli. Di lasciare una situazione infelice, ma conosciuta e abituale, e di adottarne una totalmente nuova e sconosciuta. In questi casi parliamo di vere e proprie dipendenze affettive.

La resistenza al cambiamento e la scarsa fiducia in se stessi non aiutano affatto ad avere fiducia nella possibilità di raggiungere la felicità. Ma nonostante le vostre titubanze, siate certi che le coppie felici esistono e riescono a durare nel tempo.

 

 

18/09/2018