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Pidocchi, terrore di genitori e bambini: come combatterli con rimedi naturali

Pidocchi terrore di genitori e bambini come combatterli con rimedi naturali
di Federica Facchini

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Ricordo da bambina le ispezioni a casa e a scuola, lo spauracchio ricorrente dei pidocchi e di chi diceva: “saltano addirittura da una testa all’altra” e tutti noi bimbi ad immaginarci orde di insetti in grado di spiccare lunghi balzi, raggiungendoci anche a lunghe distante.

La realtà è molto diversa e i pidocchi non saltano, si trasmettono però sia per contatto diretto sia attraverso lo scambio di pettini, spazzole, fermagli, sciarpe, cappelli, asciugamani e biancheria. Quello che è vero è anche che le scuole, così come altre realtà in cui si hanno molte occasioni di contatto, sono sicuramente luoghi in cui si può manifestare con più facilità un’infestazione.

Come scoprire se si è contratta la pediculosi e quindi è necessario liberarci dai fastidiosi insetti? L’intenso prurito al cuoio capelluto è sicuramente un importante campanello di allarme e se, con l’ispezione della cute soprattutto nella zona della nuca e delle orecchie, si nota la presenza dei parassiti o delle lendini, ossia le piccole uova bianche, è il momento di correre ai ripari e iniziare un trattamento per debellare l’infestazione.

Sono tantissimi i prodotti in commercio a questo scopo, è bene ricordare però che devono essere in ogni caso consigliati dal medico che potrà prescrivere la terapia più idonea in base alla situazione individuale.

Ai classici trattamenti della pediculosi possono essere però anche affiancati dei rimedi naturali per aiutare la guarigione e che, nei casi lievi, possono essere anche risolutivi.

1)   Uno dei rimedi più consigliati è quello del “wet combing” ossia pettinare con un pettine a denti fitti i capelli dopo averli cosparsi con abbondante balsamo, fino a rimuovere quanti più insetti e lendini possibile. Ripetere questa operazione ogni 3-4 giorni per 2 settimane può debellare l’infestazione, se non troppo diffusa, senza ricorrere ad ulteriori terapie.  

2)   Una soluzione di acqua e aceto al 50% aiuta a ridurre l‘adesione delle lendini al cuoio capelluto, che possono così essere più facilmente eliminate utilizzando sempre il pettine a denti fitti.

3)   Una volta che i pidocchi hanno colpito un membro della famiglia, per evitare il contagio, è opportuno lasciare all'aria aperta o conservare in un sacchetto di plastica ben chiuso per 2 settimane gli oggetti o i giocattoli venuti a contatto con la persona infestata, i pidocchi infatti non sopravvivono al lungo lontani dagli esseri umani.

4)   L’olio di Neem, efficace anche nel tenere lontane le zanzare, aiuta a scongiurare maggiormente il rischio che i parassiti si insedino tra i capelli, soprattutto per il suo odore che purtroppo però non è graditissimo nemmeno alle persone.

5)   Lavare spesso indumenti e lenzuola in lavatrice ad almeno 60° così come oggetti personali della persona che ha contratto i parassiti, come spazzole e pettini, in acqua molto calda.

Un ultimo mito da sfatare è quello che vede i pidocchi attaccare solo le persone con scarsa igiene, tutti infatti possono essere colpiti dai parassiti e quando c’è un caso in famiglia è opportuno un controllo anche sugli altri componenti per evitare che il contagio si diffonda.

 

 

 

01/03/2017