Pignoramento degli animali d'affezione, d'ora in poi sarà illegale

di Gianluca Felicetti

Fra qualche giorno, per la precisione dal 2 febbraio prossimo, gli animali “d’affezione” e “da compagnia” come cani, gatti, conigli ma anche cavalli e galline tenuti non a scopo di lucro o produttivi,  non potranno più essere pignorati come fossero un soprammobile. Lo prevede l’articolo 77 della Legge 221-2015  il cosiddetto “collegato ambientale” ora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Questo importante risultato, ottenuto anche grazie alla mobilitazione social #giulezampe, aggiunge un ulteriore positivo tassello per la tutela degli animali, il riconoscimento dei loro diritti e della loro soggettività giuridica. E si tratta anche di un importante riconoscimento alle battaglie condotte dalla LAV in questi anni (la prima proposta di Legge in tal senso l’avevamo fatta presentare nel 2008 arrivando già a risultato su animali nei condomini e diritto al soccorso stradale), alla sempre crescente sensibilità degli italiani nei confronti degli animali (il 40% vive con animali domestici), e all’importanza della relazione affettiva che si instaura tra gli animali e le loro famiglie umane, aspetti sempre più caratterizzanti la nostra società, ai quali anche il Codice Civile sta lentamente ma progressivamente allineandosi.

Gli animali, come riconosciuto dal Trattato di Lisbona e da una consolidata giurisprudenza, sono esseri senzienti e non era più tollerabile che il nostro ordinamento giuridico potesse disporne l’allontanamento dalla loro famiglia, trattandoli al pari di un televisore o di un oggetto qualsiasi. Gli animali hanno una vita affettiva, relazionale ed emotiva: la separazione dalla loro famiglia è quindi vissuta come un vero abbandono che causa loro sofferenza psichica ed emotiva e ne provoca anche alle persone che li hanno accolti nel nucleo familiare.

Separazione che non sarà più possibile anche per i senza tetto che avranno un letto per loro e una cuccia per il loro quattrozampe, nel dormitorio di Corso Francia a Torino, inaugurato nei giorni scorsi da Croce Rossa e Comune. Diversi clochard infatti, pur di rimanere con il loro inseparabile amico, rifiutavano di passare le notti al caldo. L’amore, e il rispetto, riconosciuti.