Proteggere la vista: vedere bene per vivere meglio

Prevenire, proteggere, preservare, dare la priorità sono i quattro cardini intorno cui ruota il benessere degli occhi. Consigli per la vita quotidiana

di Stefania Elena Carnemolla

#LoveYourEyes, ama i tuoi occhi è lo slogan scelto per la Giornata Mondiale della Vista 2021, quest’anno in calendario il 14 ottobre. La giornata è stata istituita tempo fa per focalizzare l’attenzione, su scala globale, sui problemi della vista, inclusa la cecità.

Secondo le ultime stime della Organizzazione Mondiale della Sanità almeno 2,2 miliardi di persone in tutto il mondo hanno una disabilità visiva, con almeno 1 miliardo di casi che si sarebbero potuti prevenire. La salute degli occhi è, infatti, considerata una delle sfide globali, il richiamo è all’obiettivo 3 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, del mondo che verrà, con l’estensione delle cure oculistiche per superare le attuali diseguaglianze in termini di copertura, qualità dei servizi di prevenzione, cura, riabilitazione.  

PILASTRI DEL BENESSERE VISIVO

L’amore per la salute degli occhi ruota, spiega la International Agency for the Prevention of Blindness, intorno a quattri cardini: prevenire, proteggere, preservare, dare la priorità.

Prevenzione. Uno stile di vita sano aiuta a prevenire molte malattie degli occhi, a cominciare dalla giusta alimentazione. Una dieta sana ed equilibrata, spiega International Agency for the Prevention of Blindness, contribuisce non solo a controllare peso e obesità, ma anche a prevenire malattie come il diabete, malattie che possono avere un impatto sulla salute degli occhi. I nutrienti che contribuiscono a mantenere gli occhi in buona salute son le vitamine A, C, E, gli acidi grassi polinsaturi Omega-3 e Omega-6, i carotenoidi luteina e zeazantina, minerali come lo zinco. Uno stile di vita sano comporta anche l’eliminazione di alcool e fumo, fare esercizio fisico, mantenere non solo livelli normale di zucchero nel normale di zucchero nel sangue, ma anche di colesterolo e pressione sanguigna. 

Protezione. Nella quotidianità, spiega la International Agency for the Prevention of Blindness, è importante proteggere gli occhi dalla luce solare intensa, sostanze chimiche, radiazioni, particelle in sospensione, calore eccessivo, nonché dalla prolungata esposizione agli schermi, ad esempio, di computer, tablet, tv, smartphone. Indossando, nel primo caso, i giusti occhiali protettivi contro le radiazioni solari e, nel secondo, adeguati occhiali da lavoro. Chi lavora molto al computer deve, invece, assumere una posizione che non impatti sul sistema muscoloscheletrico e fare pause regolari per non affaticare troppo gli occhi, contrastando in questo modo anche mal di testa e secchezza oculare.  Una nota su come proteggere gli occhi dagli effetti dannosi moderni dispositivi: la soluzione sono lenti sia graduate che neutre con uno speciale trattamento antiriflesso chiamato antiluce blu, un trattamento che nel proteggere gli occhi, conferisce sollievo. 

Aiuta a proteggere gli occhi anche un corretto uso dei cosmetici, scegliendoli di qualità e non dimenticando di struccarsi a fine giornata.

Preservare. Andare dall’oculista con regolarità è fondamentale per preservare il benessere degli occhi grazie, spiega la International Agency for the Prevention of Blindness, ad amnesi dettagliate e storia familiare per capire i fattori di rischio, controllo di vista, potenza oculare, salute degli occhi. utilizzando in molti casi colliri dilatanti per studiare l’occhio in profondità.

Dare la priorità. La salute degli occhi deve diventare una preoccupazione costante, assicurandosi, raccomanda la International Agency for the Prevention of Blindness, che le visite oculistiche facciano parte delle visite mediche di routine.  

VADEMECUM PER OCCHI IN SALUTE

Un agile strumento per proteggere gli occhi nella vita quotidiana è il vademecum della clinica Humanitas a difesa della vista. Il vademecum tocca diversi argomenti come controllo della vista, lenti, occhiali, make-up, alimentazione, tecnologia, sport, fumo, alcool, sonno, traumi, guida, colliri, lacrime artificiali. 

LENTI A CONTATTO

Sempre più diffuse sono le lenti a contatto. Secondo le ultime stime di Assottica nel mondo sono circa 120 milioni, di cui 2 milioni e mezzo solo in Italia, le persone che usano le lenti a contatto per correggere miopia, astigmatismo, ipermetropia, presbiopia. Oggi le lenti a contatto oltre che adatte agli adolescenti, sono indicate anche nell’infanzia grazie a “nuove geometrie” e a “materiali più sofisticati, biocompatibili, siliconici, permeabili all’ossigeno”. L’avvento di lenti a contatto sempre più sofisticate consente di praticare con facilità lo sport, di utilizzare macchina fotografica, cinepresa, binocolo o, ancora, di praticare immersioni subacquee.

In commercio si trovano morbide, rigide, rigide gas permeabili altrimenti dette semirigide. Per correggere miopia e ipermetropia, spiega Assottica, sono indicate le lenti a contatto sferiche; toriche per la correzione dell’astigmatismo; multifocali, a visione alternata o simultanea, per la presbiopia. Esistono anche lenti a contatto cosmetiche, che rispondono a esigenze estetiche, e lenti a contatto terapeutiche, indicate, ad esempio, in caso di interventi di chirurgia refrattiva. 

Per una corretta manutenzione esistono diversi preparati: soluzione salina, soluzione conservante, perossidi, soluzioni uniche, enzimi, soluzione detergente, umettanti. In cosa consistono? La soluzione salina, spiega Assottica, si usa prima di indossare le lenti per eliminare “ogni traccia residua delle soluzioni utilizzate per la disinfezione”. La soluzione conservante, indicata per le lenti a contatto semirigide, disinfetta e idrata la lente, rimuovendo anche la presenza di microbi. I perossidi vengono utilizzati grazie al loro potere ossidante e battericida. Le soluzioni uniche sono soluzioni all-in-one con azione detergente, risciaquante, disinfettante. Gli enzimi, che consentono una “più agevole rimozione per sfregamento dei depositi”, si presentano come pastiglie da sciogliere in soluzione salina sterile. La soluzione detergente aiuta a rimuovere dalla superficie delle lenti a contatto depositi proteici, lipidici, esterni. Questa soluzione, spiega Assottica, è a base di “sostanze in grado di rendere solubili in acqua questi depositi, agevolando il successivo processo di disinfezione”. Infine, gli umettanti, soluzioni isotoniche a pH neutro. Gli umettanti, spiega Assottica, che funzionano come un cuscinetto fra lente e cornea, sono indicati in caso di secrezione lacrimale inferiore alla norma e in condizioni ambientali che causano una forte disidratazione delle lenti a contatto morbide, quindi in condizioni di “scarso comfort”.

Prima di indossare o rimuovere le lenti a contatto, ricorda Assottica, è importante osservare alcuni accorgimenti: “Utilizzare una superficie liscia, pulita e libera da oggetti; chiudere con il tappo il lavandino; tenere a portata di mano specchio, portalenti e la soluzione salina per il risciacquo; effettuare le operazioni di rimozione o applicazione in un luogo con una buona illuminazione; verificare che sulle lenti a contatto non vi siano corpi estranei; maneggiare le lenti a contatto con i polpastrelli e non con le unghie per evitare che si graffino; evitare che le lenti a contatto assorbano sostanze quali saponi, creme, profumi eccetera; lavare con sapone e sciacquare molto bene le mani, asciugandole con un panno pulito che non lasci residui di tessuto sulle dita; iniziare le operazioni di rimozione e applicazione sempre dalla stessa lente, l’abitudine diminuirà il rischio di confonderle”. E ancora, nelle giornate ventose, indossare occhiali da sole per proteggere le lenti dalla polvere; prestare attenzione quando si pratica sport; osservare le indicazioni del contattalogo su modalità e durata di utilizzo; non superare la data di scadenza indicata sulla confezione.

Infine, nel rispetto dell’ambiente, è importante smaltire correttamente i kit delle lenti a contatto, cioè, confezione esterna, blister, lenti, liquido di mantenimento, portalenti.

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