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"Sono brutta?" Ecco quante italiane lo pensano: indagine su una nuova forma di violenza sulle donne

L'indagine Eurispes fa il punto sull’immaginario collettivo e sul rapporto tra le donne e la propria immagine

Sono brutta Ecco quante italiane lo pensano indagine su una nuova forma di violenza sulle donne

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L'Eurispes fotografa una enorme infelicità. Perché di questo stiamo parlando quando scopriamo che quattro italiane su 10 si vedono brutte allo specchio e ammettono di avere un pessimo rapporto con il loro corpo.

L'indagine “Piacersi e piacere"

Quattro italiane su dieci sono ancora prigioniere di gabbie mentali” legate al loro aspetto fisico e hanno un rapporto negativo con il proprio corpo. Riassumendo è questo il risultato dell'indagine Eurispes "Piacersi e piacere". Ma non poteva essere diversamente in una società come la nostra in cui la bellezza femminile resta un valore sociale, un’ambizione costante e un compito da ottemperare soltanto per le donne. E questa sarebbe un'altra violenza su cui ragionare.

L'indagine si è concentrata su aspetti individuali, sociali e politici, e ha fatto emergere come recentemente la percezione che le donne hanno di se stesse sia peggiorata. Oggi si richiede più bellezza di prima, addirittura si spingono le donne a sottoporsi a interventi chirurgici.

Le gabbie mentali

Emerge benissimo che le ragazze, nonostante la donna oggi sia più emancipata di 50 anni fa, non si è ancora liberata della "gabbia mentale" della bellezza a ogni costo che sembra essere considerata un valore invece che pura fortuna.

Lo studio è molto recente. E' stato condotto in estate nel 2023, stagione critica per quanto riguarda il rapporto col corpo. Ha coinvolto un campione di 1.048 donne su tutto il territorio nazionale, distribuite equamente per fascia d’età dai 18 anni in su.

Il lato positivo

E' vero che la maggioranza delle donne (63,6%), valuta positivamente il rapporto con il proprio corpo ma quasi una su quattro (36,4%) ne ha ancora una visione negativa ed è ancora troppo alta come percentuale. Soprattutto se analizziamo il dato che ci dice che questa percezione negativa è diffusa soprattutto tra le più giovani: il 58,8% di loro non si piace.

Mentre il 66% delle "over 65" ha fatto pace con il proprio corpo.

Altro dato interessante: le donne che vivono in coppia senza figli sono più soddisfatte del proprio aspetto esteriore rispetto alla media (63,1%), e soprattutto rispetto a quelle che vivono da sole (53,7%) e alle mamme sole con figli (53,4%). 

Bellezza e umore

Il 68,2% ammette che quando si sente carina sta meglio, è più felice. La maggioranza delle donne (55,7%), inoltre, non esce di casa se non ha prima curato il suo aspetto esteriore e non manca chi confessa di controllare il proprio look attraverso selfie, pause al bagno, fugaci sguardi in uno specchio o in una vetrina (38,5%). 

Non solo, quasi la metà del campione (49,6%) sa che sentirsi bella è importante nel rapporto che ha con gli altri, soprattutto con un partner. Addirittura influisce positivamente sulle prestazioni lavorative (42,5%), piacersi fa sentire più potenti (39,3%). 

Quanto tempo per la cura dell'aspetto al giorno?

La metà delle donne dedica oltre mezz’ora ogni giorno al proprio aspetto, mentre una su 5 più di un’ora. Per curare la propria bellezza, una donna su quattro stanzia oltre 100 euro al mese tra cosmetici, parrucchiere, depilazione, unghie, trattamenti. 

Terrore di invecchiare

Questo triste pensiero assilla il 41,1% delle donne, tanto che un quarto delle intervistate (25,3%) ha ammesso di essersi sottoposta alla chirurgia estetica (il 15,3% una volta, il 6,6% due volte, il 3,4% tre volte o più).

Un altro nemico è il peso corporeo

Più di un terzo del campione si dice frustrata perché non ha il suo peso ideale ed è convita che  se lo raggiungesse piacerebbe di più agli altri (35,3%). La maggior parte afferma che, se potesse, cambierebbe in parte il proprio corpo (57,2%) e che vorrebbe essere più magra (54,7%), ma una donna su 5 (19,9%), invece, vorrebbe essere più formosa. Infine, l’8,5% delle donne che hanno preso parte all’indagine afferma di aver fatto esperienza, attualmente o in passato, di anoressia e il 7,6% di bulimia.

I giudizi degli altri sul nostro corpo

Al 72,8% è capitato di ricevere giudizi sulla sua corporatura. Tra i giudizi più frequenti ci sono gli apprezzamenti per un avvenuto dimagrimento (69,4%), incoraggiamenti a prendersi maggior cura del suo aspetto esteriore (66,9%), o addirittura commenti negativi sul suo aspetto (55%). Due terzi del campione inoltre ha ammesso di scegliere il proprio abbigliamento più in funzione dell'estetica che della effettiva comodità.

Il 43,8% riferisce di essere stata incoraggiata a ricorrere alla chirurgia estetica per “migliorare” alcune caratteristiche fisiche.

Poi c'è l'invidia nei riguardi di altre donne

ritenute più belle è un sentimento piuttosto diffuso: lo ammette il 63,8% delle intervistate, delle quali il 43% prova invidia “qualche volta”, ma una su 5 la prova “spesso” o “regolarmente”. Addirittura una su due (52,9%) prova un senso di inadeguatezza rispetto ai modelli femminili proposti dai media. 

Corpo e sesso

Quattro donne su dieci non sono soddisfatte della propria vita sessuale e per il 65% di loro, la causa principale di questa insoddisfazione è influenzata negativamente dal loro aspetto fisico. Pensano che se fossero più magre, giovani e belle il partner le apprezzerebbe di più. Tutto questo diventa ansia da prestazione per le più giovani.

Per Eurispes dunque il corpo femminile non è una questione intima del singolo, ma che porti inevitabilmente con sé una dimensione pubblica che distorce la percezione personale del proprio corpo, obbligando ogni donna a fare i conti con uno sguardo esterno, spesso severo.

Che cosa è se non un'altra forma di violenza sociale?

Foto gratis Pixabay

12/01/2024