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Saltare la colazione espone a gravi rischi per la salute: lo studio shock

Il “digiuno cronico” influenza pesantemente il corpo, alterando il funzionamento dei monociti. Aumenta anche il rischio tumori

Saltare la colazione espone a gravi rischi per la salute lo studio shock

Foto shutterstock

di Roberto Zonca

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Sono tantissimi gli italiani che quotidianamente saltano il primo pasto della giornata. Molti lo fanno, banalmente, per il poco tempo a disposizione, altri perché convinti del fatto che saltare la colazione sia un modo efficace per ridurre drasticamente l’apporto calorico complessivo della giornata e dunque un modo come un altro per restare in linea. Ma ci sono dei rischi per la salute, e la conferma arriva dalla scienza. Un team di ricercatori dell’Icahn School of Medicine del Mount Sinai, finanziato da sovvenzioni del National Institutes of Health, ha infatti scoperto che effettuare quello che viene definito “digiuno cronico” influenza pesantemente il corpo, esponendo la persona a gravi rischi cardiaci.

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Con dieta rischi cardiaci, ma non solo

“Il digiuno – spiegano gli scienziati - può essere dannoso per combattere le infezioni e potrebbe portare ad un aumento del rischio di malattie cardiache”. La ricerca, incentrata su modelli murini, è tra le prime a dimostrare che saltare i pasti - e gli scienziati si sono concentrati stavolta sulla colazione - innesca una risposta nel cervello che influisce negativamente sulle cellule immunitarie. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulle pagine della rivista Immunity, e potrebbero portare a una migliore comprensione di come il digiuno cronico possa influenzare il corpo anche a lungo termine.

Ma si conoscono anche aspetti positivi

“C’è una crescente consapevolezza che il digiuno sia per il corpo salutare – spiega il professor Filip Swirski, autore principale dello studio nonché direttore dell’Istituto di ricerca cardiovascolare presso l’Icahn Mount Sinai - , e ci sono davvero abbondanti prove dei benefici del digiuno. Il nostro studio fornisce una parola di cautela in quanto suggerisce che potrebbe esserci anche un costo per il digiuno che comporta un rischio per la salute”. Stando a quanto emerso, infatti, il digiuno cronico influenza la comunicazione tra il sistema nervoso e quello immunitario.

La dieta altera i monociti

Con il loro lavoro gli scienziati ambivano a comprendere in che modo il digiuno (per brevi periodi ma anche superiori alle 24 ore) influisse sul sistema immunitario. Per riuscirci hanno preso in esame due gruppi di topi. Il primo faceva colazione subito dopo essersi svegliato, con un pasto abbondante, mentre il secondo saltava sistematicamente la colazione. A tutti i soggetti sono stati poi prelevati campioni di sangue immediatamente dopo la sveglia, dopo 4 ore e dopo 8 ore. Le analisi hanno evidenziato una netta differenza tra i due gruppi. I topi che saltavano la colazione avevano una differenza nel numero di monociti. Il dato ha preoccupato gli scienziati, anche perché i globuli bianchi svolgono molti ruoli critici, dalla lotta alle infezioni, alle malattie cardiache, fino anche al controllo di malattie più importanti, come il cancro.

Numero dei monociti crolla di oltre il 90 per cento

Al basale, tutti i topi avevano la stessa quantità di monociti. Ma dopo quattro ore i monociti nei topi del gruppo a digiuno sono stati drammaticamente colpiti. I ricercatori hanno scoperto che il 90 per cento di queste cellule è scomparso dal flusso sanguigno e il numero è ulteriormente diminuito dopo otto ore: i monociti sono tornati nel midollo osseo dove andavano letteralmente in letargo. Allo stesso tempo, la produzione di nuove cellule nel midollo osseo è diminuita. I monociti nel midollo osseo, che in genere hanno una vita breve, sono cambiati in modo significativo. Sono sopravvissuti più a lungo perché sono rimasti nel midollo osseo e sono invecchiati in modo diverso rispetto ai monociti che sono rimasti nel sangue. Interrompere la dieta non ha migliorato le cose. Benché i monociti fossero tornati immediatamente all’opera il loro funzionamento è risultato alterato: anziché proteggere dalle infezioni erano causa di infiammazione, rendendo il corpo complessivamente più fragile.

Parallelamente, i topi che hanno avuto la fortuna di fare colazione hanno evidenziato livelli normali di monociti nel sangue.

Questo studio risulta essere tra i primi che stabiliscono l’esistenza di una connessione tra il cervello e le cellule immunitarie. Gli scienziati ritengono che, alla base della irascibilità mattutina di alcune persone vi sia proprio questa “comunicazione alterata”. 

Saltare la colazione espone a gravi rischi per la salute lo studio shock

La dieta è una cosa seria, servono ulteriori ricerche

“La ricerca mostra, da un lato, che il digiuno riduce il numero di monociti circolanti, cosa che si potrebbe pensare sia una buona cosa, poiché queste cellule sono componenti importanti dell’infiammazione. D’altra parte, la reintroduzione del cibo crea un’ondata di monociti che ritornano nel sangue, il che può essere problematico. “Il digiuno, quindi, regola questo pool in modi che non sono sempre benefici per la capacità del corpo di rispondere a una sfida come un’infezione – conclude il dottor Swirski -. Poiché queste cellule sono così importanti per altre malattie come le malattie cardiache o il cancro, capire come viene controllata la loro funzione è fondamentale”.

Fonte
EurekAlert

08/03/2023