Spark, il frigo autocostruibile a energia solare

di Anna Simone

Solo degli ingegneri potevano ideare un kit modulare per l’autocostruzione di un sistema di refrigerazione solare. Lo speciale frigorifero è dotato di accumulo termico per rispondere in modo economico ed efficiente alle richieste dei diversi contesti applicativi, con particolare riferimento alla fascia tropicale dell’Africa.

Quest’estate nel villaggio di Bangang, in Cameroon, è stato assemblato il primo modello da 1000 litri di capacità, alimentato da energia solare fotovoltaica e rivestito di bambù, ottimo isolante termico e resistente alle intemperie. Il montaggio sul posto rappresenta il risultato concreto del progetto Spark (solar photovoltaic adaptable refrigeration kit) collegato al programma Polisocial award 2015, una competizione del Politecnico di Milano che favorisce lo sviluppo della ricerca scientifica ad alto impatto sociale.

“Spark è un kit modulare che consente l’autocostruzione da parte delle popolazioni della fascia tropicale dell’Africa di frigoriferi a uso alimentare utilizzando risorse locali – spiega Claudio Del Pero, Docente del Politecnico di Milano responsabile del progetto – La notevole riduzione dei costi dei componenti fotovoltaici registrata negli ultimi anni e la presenza di soluzioni tecniche innovative, permettono di realizzare sistemi ad alte prestazioni, elevata affidabilità e costi contenuti, utilizzando anche materiali disponibili in loco.”

Il refrigeratore ha una struttura modulare base di volume netto pari a 250 litri, ma la flessibilità dimensionale consente una versione “comunitaria” con capacità di 1000 litri e di conseguenza costi più bassi per l’utente finale.
Il sistema combina componenti tecnologici innovativi, (compressore in corrente continua, modulo fotovoltaico, scambiatori di calore e uno storage termico) con materiali disponibili localmente. Viene spedito il kit con le linee guida per realizzare e mantenere il sistema da parte del personale locale coinvolto nelle fasi di assemblaggio e gestione. Le linee guida sono open-source, così acquisito il know-how necessario l’oggetto è montabile ovunque.

In particolare, il frigorifero del Cameroon è composto da due involucri, uno di bambù 'full', esterno che lo protegge dall'acqua e dalle intemperie e uno interno di bambù 'squared', cioè il midollo centrale, che isola e non fa uscire il freddo dal frigo.
Funziona con 4 pannelli fotovoltaici da 250 watt e 4 compressori da 60 watt, quindi quando è nuvoloso può funzionare con il minimo dell’energia prodotta. Nella stagione secca, invece, la produzione di energia supererà quella necessaria al funzionamento e l’esubero verrà accumulato in batterie.
Tra l’altro, come primo strato isolante è stato riutilizzato anche l'imballaggio dei pannelli fotovoltaici, per non lasciare in giro materiale non smaltibile, a conferma della sostenibilità cerca in ogni aspetto.

 

Abbiamo parlato di:
Politecnico di Milano: website Facebook Twitter
Spark: Facebook