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Sulle persone che danno sicurezze e quelle che danno gli strumenti di vita

Sulle persone che danno sicurezze e quelle che danno gli strumenti di vita
di Caterina Steri

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Ci sono persone che ti danno sicurezza e altre che ti danno strumenti di vita, voi quali preferite? Le prime sono sicuramente quelle più “comode” perché tendono a sostituirsi a noi facendo le cose al nostro posto. Possono essere figure genitoriali, amici o partner. Sono quelle che alleggeriscono il carico della nostra vita, che spesso ci fanno trovare la “pappa pronta”, dandoci tutta una serie di grandi vantaggi. Ad esempio, i genitori che spianano la strada professionale ai figli, o i partner che non chiedono nessuna collaborazione e si prendono il peso della gestione della casa o dei bambini. Sono solo due esempi rappresentativi. Di questi tempi avere un lavoro pronto per noi è un gran privilegio, così come rientrare a casa e potersi concedere di stare sul divano a non far nulla perché la spesa, la cena e la doccia ai bambini sono già stati fatti.

Ma il rovescio della medaglia quale sarà? Innanzi tutto, chi fa ciò che dovremmo fare noi ad un certo punto potrebbe stancarsi e smettere pur avendoci abituati per lungo tempo. Poi, seppure tutto venga fatto in buona fede potrebbe esserci dietro anche un ricatto morale. Ovvero la fatidica frase: ”Dopo tutto quello che ho fatto per te, ti dimostri così irriconoscente?” Ed a volte, tutti i favori ricevuti in precedenza vengono più o meno velatamente richiesti indietro ad un costo che potrebbe rivelarsi molto caro. Un altro degli svantaggi dell’avere persone che fanno tutto al nostro posto è che quando queste per un motivo o per l’altro non riescono più ad adempiere al loro operato, ci fanno sentire inadeguati a far le cose da noi.

La mancanza di abitudine all’indipendenza d’azione è  di progettualità potrebbero diventare estremamente invalidanti e l’autostima potrebbe risentirne fortemente. Dall’altro lato ci sono invece quegli individui che ci accompagnano nella quotidianità senza sostituirsi a noi, ma spronandoci all’autonomia, dandoci anche i giusti strumenti per raggiungerla. Inizialmente può essere faticoso, ma una volta appreso il meccanismo si diventa indipendenti e orgogliosi di se stessi. Ma soprattutto liberi di agire e svincolati da qualsiasi tipo di ricatto morale.

Quindi è vero che questo secondo genere di persona ci rende la vita un po’ meno comoda rispetto alla prima, almeno apparentemente, ma pensandoci bene ci scioglie da qualsiasi senso di colpa e di inadeguatezza. Aiuta a rinforzare l’autostima e, nel momento in cui potrebbe più non essere disponibile non ci fa trovare impreparati di fronte alle difficoltà e alle sfide della vita, poiché abbiamo interiorizzato un meccanismo di problem solving tale da non farci arrendere.

Oltre a tutto, quando le persone ci fanno trovare tutto pronto, rischiamo di entrare nell’ottica che tutto ci sia dovuto, perdendo di vista ciò che possono essere le priorità della vita, facendoci vivere quelli che dovrebbero essere dei doveri come diritti per il cui raggiungimento non dovremmo fare alcuno sforzo.Nel secondo caso invece impariamo a guadagnare con le nostre forze ciò che vogliamo e a goderne di più.




11/12/2017