Tradire in estate, antico mito che conserva ancora oggi il suo fascino

di Roberta Giommi

Pensare che sia più facile tradire in estate è un antico mito che conserva ancora oggi il suo fascino. Quello che accade di nuovo sono alcuni riti costruiti per avere libertà, rappresentati dalla consolidata abitudine di passare almeno una settimana in ferie con amici e amiche senza i rispettivi partner. Le vacanze da single sono dichiarate come un ritorno all’adolescenza, come un diritto reciproco di vivere momenti di rilassamento e di svago con gli amici del cuore, rigorosamente dello stesso sesso.

Ma in realtà sono modi per autorizzarsi a vivere con lo stile da scapoli, sia al maschile che al femminile. Storie brevi, a volte si fa sesso per una sola sera o per i giorni della vacanza e poi si torna a casa. Se gli amici e le amiche parlano tra loro si capisce che a queste avventure viene dato il compito di rompere la continuità, per non perdere la voglia di scoperte e avventure. Spesso non è così facile rientrare nei rapporti stabili e queste vacanze in libertà finiscono per  affidare alle storie che durano nel tempo,  il compito di rappresentare la sicurezza e non le emozioni. A volte si scopre in psicoterapia che le storie sono intraprese per cercare un incontro speciale, con la speranza segreta, soprattutto al femminile, di un incontro che cambi la vita.

Le parziali convivenze, le abitudini di stabilizzazioni, spesso rendono i rapporti funzionali e non emotivi e non si nutrono le possibilità infinite di giochi e relazioni che i rapporti potrebbero regalare.  Ma a tradire in estate non sono solo le persone giovani e con storie non ancora trasformate in famiglia con figli, sono anche le donne di cinquanta anni che vogliono ricominciare, le donne giovani con figli piccoli, che vogliono fuggire dai compiti della maternità, che sentono che hanno ancora bisogno di essere da sole al centro dello sguardo di un uomo. L’estate porta sollievo alle le storie costruite segretamente dentro le relazioni di amicizia tra coppie: la convivenza favorisce una intimità altrimenti impossibile. In genere quando si tradisce stando vicini c’è un sentimento di autorizzazione.

Si gioca sulla confidenza, ci si abbraccia, si siede vicini, si va a fare la spesa, si formano coppie sostitutive in nome della somiglianza e degli stessi gusti. Tradire contiene tante emozioni, oggi molti meno sensi di colpa, come se tutti condividessero una sottile autorizzazione a vivere queste esperienze come diritto contro la normalità e contro una continuità noiosa. Si tradisce per attrazione, per provare altri modi per fare sesso, per amore, per competizione con gli amici, per non sembrare moralisti, per modernità, per avere qualcosa da raccontare. Si mandano molti messaggi, email, a volte erotici, per gioco, per dimostrarsi moderni, divertenti. Ma cosa fare quando il tradimento leggero o pesante (si può considerare leggero il tradimento nella vacanza da single e pesante il tradimento nel gruppo di amici) viene scoperto e si apre la confusione o quando abbiamo usato una leggerezza eccessiva sia nel sesso poco sicuro, sia per i legami che hanno determinato emozioni e sentimenti e non solo piccoli legami sessuali. Il tradimento comporta problemi personali e di coppia e sarebbe importante capire cosa è successo alla relazione.

Quando viene scoperto è necessario usare il sangue freddo, capire cosa è stato veramente scoperto prima di compromettersi in una confessione. Negare sempre è pericoloso, quando il partner ha elementi di prova: ha letto sms, visti email, perché negare sarebbe interpretato come un aumento di inganno. Attenti però sia maschi che femmine a non creare una disponibilità ad una confessione permanente e continua. Il consiglio è dire cose asciutte, possibilmente far capire che è stata una curiosità o al contrario un bisogno di amore e di considerazione. Nelle storie di amici è più facile che la scoperta sia devastante e che la coppia che da tempo si attrae possa scegliere di manifestarsi e rompere con le precedenti relazioni spesso con problemi con i figli diventati amici e sorpresi dai litigi e dagli allontanamenti. Se vi rendete conto che il/la vostra partner ha troppa confidenza, se nella convivenza estiva con amici vedete sguardi che non vi convincono, la cosa giusta è  occupare il territorio, essere molto presenti.

Tradire non è un compito infantile, è qualcosa di più complesso, va costruito con cura se è una ricerca di libertà parziale, se non si è invischiati nelle relazioni, se non si vuole futuro. L’estate oggi è solo un momento di maggiori autorizzazioni, ma tradire è qualcosa che dura anche nelle altre stagioni. Se volete farlo, se non volete perdere un’occasione, anche tradire richiede saggezza e prudenza: saggezza per la salute, prudenza per non essere scoperti,  consapevolezza che tutto mette in moto emozioni e forse  vale la pena di pensare anche per quale motivo si tradisce. Non siamo felici nel rapporto, siamo annoiati, vogliamo ritrovare la seduzione e le emozioni, vogliamo provare altri partner sessuali, vogliamo avere qualcosa da raccontare agli amici, siamo in una situazione in cui anche gli altri lo fanno e non vogliamo essere da meno.

Sapere il perché è importante per non essere troppo sprovveduti, per essere preparati agli eventi successivi, per ricordarsi se siamo infelici che quello che abbiamo fatto per noi aveva un senso. In consultazione spesso l’amore  e il tradimento, il sesso che si è trasformato in legame, gli errori, sono raccontati e si scopre che quello che è stato fatto per bisogno di gioia e di leggerezza, può diventare pesante e difficile.  Cerchiamo di essere né troppo saggi, né troppo sprovveduti, pensiamo un attimo prima di dare inizio  a giochi che non sempre siamo in grado di vivere.