Cosa fare se trovi una zecca su un bambino e tutte le zone del corpo da controllare

Il morso di zecca, a differenza delle punture non è doloroso e non dà prurito. Per questo motivo è molto difficile accorgersi della presenza del parassita

di Redazione

Avete fatto una bella passeggiata in campagna o al parco col vostro bambino ma al ritorno avete trovato una spiacevole sorpresa: una zecca. Non allarmatevi, l’animale va rimosso subito, ma senza farsi prendere dal panico.

Le zecche in questo periodo dell’anno sono più diffuse. E la vita all’aria aperta, le escursioni o una semplice passeggiata al parco purtroppo possono farci incappare in questi spiacevoli incontri.

Prevenire è meglio che curare…

Se abbiamo in programma una passeggiata in mezzo al verde, è meglio evitare scarpe aperte e pantaloncini. Meglio indossare, sia noi che i bambini, abiti lunghi e coprenti. Inoltre, al rientro occorre controllare sia vestiti che tutto il corpo.

Le zecche infatti si attaccano a peli, capelli o vestiti e non sempre ne avvertiamo immediatamente la presenza. Ancor meno lo fanno i bambini. Per questo, è bene, dopo un’escursione o una passeggiata, esaminare ogni angolo del loro corpo, facendo particolare attenzione alle parti più “nascoste”, dalla ascelle all’inguine fino alle dita dei piedi, ma anche la testa e i capelli dove questi fastidiosi animali possono annidarsi, passando inosservati.

Il morso di zecca, a differenza delle punture di vespe, tafani, api, zanzare, non è doloroso e non dà prurito. Per questo motivo è molto difficile accorgersi della presenza del parassita nel momento in cui si attacca al corpo. Quasi sempre la consapevolezza di essere entrati in contatto con l’animale sopraggiunge a distanza di tempo, quando le aree circostanti il morso iniziano a causare fastidiosi pruriti, spiegano i medici del Bambin Gesù di Roma.

Come rimuovere correttamente una zecca

Niente panico. Se abbiamo notato una zecca sul corpo del bambino dobbiamo immediatamente rimuoverla. Mai farlo a mani nude o schiacciandola: va tolta con una pinzetta.

Il metodo migliore per liberarsi dell’animale, è quello di afferrarlo alla base, il più vicino possibile al rostro (piccolo uncino con il quale la zecca rimane attaccata alla pelle). Lo strumento per effettuare questa operazione può essere una pinzetta – in farmacia ne esistono apposite, ma una pinzetta comune va bene lo stesso. Una volta afferrata saldamente, farla roteare delicatamente.

Se anche nelle settimane successive dovesse formarsi nella sede della puntura una piccola lesione o dovessero comparire sintomi come malessere generale, febbre alta, dolori articolari, ingrossamento dei linfonodi, cefalea, occorre immediatamente contattare il medico.

Se diagnosticata rapidamente e trattata con antibiotici, nei bambini è quasi sempre curabile: l’eruzione cutanea sparisce entro pochi giorni dalla cura. L’incubazione della malattia va da tre a quindici giorni ma talvolta arriva a un mese.

Fonte di riferimento:  Ospedale Bambino Gesù

Francesca Mancuso - Greenme.it