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Alice Volpe: dal tennis al calcio sempre "con la mentalità da atleta e il sorriso"

Tennista semi professionista di buon livello, si è riscoperta calciatrice, assecondando la sua passione

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Tennista semi professionista di buon livello, si è riscoperta calciatrice, assecondando la sua passione, accompagnando il calcio con il giusto atteggiamento da atleta, maturato nelle precedenti esperienze dei tornei Atp in Germania.

Originaria di Bergamo, Alice Volpe, pivot classe 2002, ha inoltre privilegiato la scelta di voler provare una prima esperienza lontana da casa, approdando in Sardegna al Santu Pedru, club di serie A2 di calcio a cinque, per sentirsi ancora di più donna matura e responsabile.

Ciao Alice, per iniziare un breve excursus della tua carriera sportiva

“Ho iniziato il mio percorso, giocando a tennis, partecipando a diversi tornei internazionali piazzandomi intorno alla posizione 1000 del ranking Atp, prima di cimentarmi nel calcio a cinque nelle fila dell’Accademia Bergamo dove ho preso consapevolezza della mia scelta di voler privilegiare il calcio ad altri sport”.

Gli insegnamenti ricevuti

“Ho maturato la mentalità da atleta, imparando a ragionare da professionista pur essendo dilettante, allorquando ho partecipato a diversi tornei di tennis in Germania, nazione all’avanguardia dove lo sport è considerata una priorità per la persona, fondamentale per la crescita; ho imparato che ogni gara va affrontata seriamente con la giusta concentrazione ed un atteggiamento positivo e propositivo, a prescindere dalla posta in palio”.

I motivi del tuo passaggio al Santu Pedru

“La prospettiva di poter giocare in A2, di poter fare un’esperienza di vita importante, sola e lontana dalla mia famiglia mi ha convinto ad assecondare la proposta del club sardo; mi sono sentita inoltre lusingata e tenuta in considerazione per le numerose attenzioni ricevute, a partire dall’incontro avvenuto in occasione della finale di Coppa Italia giocata a Bisceglie”.

Obiettivi stagionali

“Arrivare il piu’ in alto possibile con la squadra, raggiungendo quanto prima il traguardo possibile, evitando possibilmente i play out, provando a riscattarci nel girone di ritorno”.

La Alice fuori dal rettangolo di gioco

“Chi mi conosce mi reputa una ragazza allegra e sorridente, genuina e senza filtro; sentirsi dire “hai un sorriso bellissimo” è il più bel complimento che si possa ricevere.

Cerco di avere sempre un atteggiamento vincente e di trasmetterlo alle mie compagne di squadra; quando ho bisogno di caricarmi guardo il tatuaggio dei due leoni impresso sul mio braccio e mi faccio forza, consapevole che anche la gara più complicata può svoltare nell’arco di pochi minuti”.

26/01/2023