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Marylin Antolini: “In campo le emozioni sono indescrivibili e non riesco nemmeno a esprimerle”

Nell'intervista di Mariano Ventrella, le emozioni e le vittorie dell'attaccante, Marylin Antolini, capitano del Bologna

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Attaccante, classe 1998, Marylin Antolini, capitano del Bologna, ha coronato la sua magnifica stagione trascinando la squadra rossoblù alla promozione in serie B, siglando la bellezza di 20 reti in campionato.

Cresciuta nel capoluogo emiliano, è ritornata da vincitrice, vivendo emozione indescrivibili sul campo, partecipando inoltre con commozione al dolore delle vittime dell’alluvione con gesti di solidarietà e di sostegno a favore degli abitanti dell’Emilia-Romagna.

Ciao Marliyn, quali i motivi del tuo ritorno al passato nel Bologna?

“Ho voluto fare due esperienze fuori casa per vedere anche altre realtà, poi purtroppo nella stagione all'Orobica mi sono infortunata e sono stata indisponibile più di un anno. In quel lasso di tempo andavo a vedere sempre il Bologna: da lì hanno iniziato a cercarmi. Inizialmente avevo rifiutato, dato che speravo di poter tornare in Serie B; poi mi hanno spiegato il loro progetto e mi sono trovata subito bene sia con il coordinatore Gianni Fruzzetti che con il team manager Lorenzo Gelosini. Quindi ho deciso di accettare, anche perché quando avevo lasciato il Bologna sapevo che sarebbe stato un arrivederci, ma non un addio”.

Le emozioni della promozione in serie B

“Le emozioni sono indescrivibili e non riesco nemmeno a esprimerle, tanto che per una settimana non credevo ancora che avessimo vinto il campionato e saremmo salite in Serie B. Sono davvero tanto contenta di questo piccolo traguardo. Penso che non ci sia una gara chiave, noi abbiamo fatto una bellissima stagione e abbiamo vinto praticamente tutte le partite; quindi, diciamo che ce la siamo guadagnata weekend dopo weekend”.

La dedica delle 20 reti personali

“Dedico i gol in primis a mio papà, a mia mamma, a mia sorella e a mio fratello che è da tutta la vita che mi seguono. Senza dimenticare mio nonno che non c'è più, anche lui era il mio primo tifoso e veniva sempre a vedermi. Infine, non può mancare un ringraziamento a tutta la società e a tutti i tifosi di quest'anno: sono stati davvero tanti”.

Le sensazioni nel segnare all’ex squadra del Riccione

“In realtà, quando gioco non guardo in faccia a nessuno; quindi, quando vado in campo ci siamo solo io e la mia squadra. Quando ho segnato al Riccione non ho esultato, ma per una questione di rispetto verso quella società e quelle ragazze che in quell'anno mi hanno fatto ritornare la voglia di giocare a calcio”.

L’alluvione in Emilia-Romagna, il tuo gesto di solidarietà

“È una situazione che non si riesce a spiegare, non avevo mai vissuto una catastrofe da così vicino e vedere che molte persone hanno perso il lavoro, le case, i loro cari e tutto quello che si erano costruite in questi anni mi spezza il cuore. D’altra parte, sono molto contenta che ci sia stata tanta vicinanza in termine di aiuto. Come squadra, noi abbiamo voluto fare un piccolo gesto, ma significativo: nella partita contro il Meran Women abbiamo mostrato una maglietta con la scritta “Tieni botta, Emilia-Romagna”, e come club ci uniamo alla raccolta fondi aperta dalla Regione”.

07/06/2023