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“Stop ai test su animali” nella cosmesi: l’iniziativa promossa dalla LAV

Stop ai test su animali nella cosmesi liniziativa promossa dalla LAV
di Federica Facchini

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E’ ormai in vigore dal 2013 l'ultimo decisivo stop previsto dall’Unione Europea ed è di fatto così divenuto operativo il divieto di sperimentare su animali prodotti cosmetici finiti e ingredienti per la loro produzione. Non è possibile inoltre eseguire test relativi alla tossicità per uso ripetuto, alla tossicità riproduttiva, alla cancerogenesi e alla sensibilizzazione cutanea e tossico cinetica, tutti fortemente invasivi.

Senza dubbio un traguardo importante per la salvaguardia dell’ambiente e degli esseri viventi, sono molte tuttavia le realtà che anche dopo questo stop continuano a lavorare per portare ancora più in lato gli standard di rispetto e protezione degli animali e per fare in modo che l’intera filiera produttiva si possa interamente definire cruelty free.

In Italia la Lav promuove l’iniziativa Stop ai test su animali”, un disciplinare riconosciuto a livello internazionale, in grado di indicare ai consumatori le aziende produttrici di cosmetici aderenti e che hanno quindi deciso, anche in periodi antecedenti al 2013, di non contribuire alla sperimentazione animale, sottoponendosi a controlli rigorosi sia negli ingredienti sia nella produzione, come previsto durante la sottoscrizione.

Partecipando all’iniziativa le aziende infatti si impegnano a rispettare una serie di punti fondamentali:

- Non è possibile effettuare, né direttamente né commissionandoli a terzi, test su animali;

- E’ necessario monitorare i propri fornitori e produttori affinché si attengano all'impegno di non testare su animali le materie prime cosmetiche dopo la data fissata nella sottoscrizione;

- Non è possibile utilizzare ingredienti provenienti dall’uccisione di animali.

Grazie allo standard quindi è possibile superare alcune questioni non risolte, nonostante la legislazione del 2013, come la possibilità per le aziende di testare all’estero oppure di utilizzare all’interno dei prodotti ingredienti non “cosmetici” ma “chimici” e che prevedono ancora sperimentazioni.

Per riconoscere i prodotti “green” basta controllare e preferire le confezioni che riportano la dicitura “Stop ai test su animali. Controllato da ICEA per LAV” e il logo creato dalla Coalizione Europea contro la vivisezione con il coniglietto che salta fra le due stelle.

In questo casi avremo la sicurezza di acquistare e consumare cosmetici totalmente cruelty free verificati da  ICEA, l’Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, una società indipendente di auditing che garantisce attraverso il rispetto di specifiche norme la loro conformità ai principi dello standard.

 

 

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14/12/2015