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Disastro nucleare di Severodvinsk più grave di quello di Chernobyl. E la Russia non ha imparato dagli errori del passato

La CTBTO rilascia una simulazione della nuvola radioattiva. Il disastro è stato causato da un test finito male del famigerato Burevestnik, un missile a propulsione nucleare

Disastro nucleare di Severodvinsk più grave di quello di Chernobyl E la Russia non ha imparato dagli errori del passato
di Redazione

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L’ incidente nucleare verificatosi lo scorso 8 agosto a Severodvinsk, in Russia, potrebbe avere ripercussioni persino più gravi rispetto a quelle dell’ormai noto incidente di Chernobyl. Lo dimostra una simulazione rilasciata dalla CTBTO, l’Organizzazione a sostegno del trattato di bando complessivo dei test nucleari, che mostra l’ampiezza della nube radioattiva che, nonostante il silenzio delle autorità moscovite, ha avvolto gran parte della Russia e toccato anche diversi altri stati confinanti. Un vero e proprio disastro, che ora rischia di mettere in pericolo anche i rapporti tra i vari Stati.

Le stazioni di monitoraggio nucleare installate a Kirov e Dubna, intanto, hanno misteriosamente smesso di funzionare e c’è chi sostiene si tratti di un disservizio voluto dalla Russia, intenzionata a limitare la diffusione di informazioni sia all’interno che all’esterno del Paese. Certo è che i livelli di radioattività nella regione settentrionale di Arkhangelsk, dove è avvenuto l’incidente, sono aumentati - a detta del servizio meteo russo - dalle 4 alle 16 volte il limite medio. Livelli anomali sono stati registrati persino in Norvegia!

Test missilistico finito male

A Severodvinsk sarebbe andato male un test missilistico a propulsione nucleare, probabilmente il famigerato Burevestnik, un missile da crociera a propulsione nucleare di cui aveva parlato lo scorso anno il presidente Vladimir Putin. L’esplosione ha causato la morte di 5 persone, ma c’è da aspettarsi ben altro: le conseguenze sono inimmaginabili. Il vice ministro degli Esteri russo Serghiei Ryabkov sostiene comunque che l'incidente nel poligono militare di Nyonoksa non rappresenti una minaccia per l'ambiente né tanto meno per la popolazione, ma le simulazioni dicono tutt’altro, come raccontano una storia diversa le indiscrezioni provenienti dal Paese.

Medici non informati dei rischi

I momenti immediatamente successivi all’incidente sono stati infatti raccontati dal quotidiano in lingua inglese Moscow Times, che ha raccolto le testimonianze di alcuni medici. “Erano le 16:30 dell’8 agosto quando, nell'ospedale regionale di Arkhangelsk, vengono ricoverati tre feriti gravi”. I soggetti sono giunti nella clinica completamente nudi e “avvolti in teli di plastica traslucida”. I medici in quel momento in servizio intuirono la gravità della situazione, ma non avevano pensato all’incidente nucleare. Si sono dati da fare nel disperato tentativo di salvare la vita a quei malcapitati. Col passare delle ore anche loro hanno compreso la situazione, e hanno scoperto si trattava di pazienti esposti a forti radiazioni.

Vicenda resta coperta dal segreto

Da quel momento in poi, per tutto lo staff dell’ospedale, inizia l’incubo. “Nessuno, né i direttori dell'ospedale, né i funzionari del ministero della Sanità, né quelli regionali o il governatore, ha informato il personale che i pazienti erano radioattivi”, racconta uno dei 5 medici chiamati a far fronte all’emergenza. Diversamente il personale avrebbe potuto prendere le precauzioni del caso, indossando le tute per proteggersi dalle radiazioni… Soltanto in un secondo momento il personale è stato invitato dal Servizio di Sicurezza Federale (Fsb) a firmare un documento di “non divulgazione”.

Le autorità hanno offerto poi allo staff dell'ospedale di sottoporsi a esami approfonditi a Mosca. Sessanta persone si sono così sottoposte ai controlli e, in un caso, è stata accertata la presenza del Cesio-137 nel tessuto muscolare. “Ogni regola è stata infranta - commenta amareggiato un medico che ha chiesto l’anonimato -. Perché questi pazienti sono stati portati in un ospedale civile e non in un ospedale militare? Perché al personale non è stato detto di attuare misure di sicurezza adeguate?. A oltre 30 anni dal disastro di Chernobyl il nostro governo non ha imparato nulla e cerca ancora di nascondere la verità”.

21/08/2019