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Abiti da sposa ecosostenibili. Le proposte di Leila Hafzi.

Abiti da sposa ecosostenibili Le proposte di Leila Hafzi
di Federica Facchini

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Manca poco ormai all’inizio della stagione dei matrimoni e sempre più le coppie che decidono di sposarsi adottano alcuni dettami per far sì che la loro cerimonia, oltre a essere indimenticabile, sia anche green.

Le bomboniere, le decorazioni e il cibo sono solo alcuni degli elementi di un matrimonio che possono diventare più ecologici e naturalmente anche l’abito da sposa può strizzare un occhio alla sostenibilità.  

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Sono molti stilisti che nelle loro proposte fanno leva su caratteristiche legate alla produzione e alle materie prime che, insieme alla bellezza e all’eleganza, consentono agli abiti di comunicare valori legati al rispetto per l’ambiente.

E’ il caso di Leila Hafzi, norvegese di origine iraniana ed esponente della moda etica internazionale, che ha fatto dell’eleganza sostenibile, presente in ogni suo capo, un cavallo battaglia, ponendo particolare attenzione all’ambiente e alle popolazioni meno fortunate, grazie ad una produzione in cui gli abiti, oltre ad essere interamente creati a mano, sono realizzati in paesi meno ricchi come il Nepal, dando quindi la possibilità agli artigiani di queste zone di avere condizioni di lavoro e stipendi equi e una conseguente migliore qualità della vita.

Gli abiti ideati dalla stilista norvegese vengono inoltre dipinti o tinti solo colori naturali e al termine del processo di tintura gli scarti vengono filtrati e ripuliti dal colore prima di essere eliminati e smaltiti, limitando così il più possibile l’inquinamento derivante dai processi produttivi.

La passione per la moda e per l’ambiente di questo marchio si riflette in tutte le sue collezioni, soprattutto in quelle di abiti da sposa, dove si legge un chiaro richiamo alle terre di realizzazione e in cui romantici dettagli in pizzo e i preziosi ricami arricchiscono i capi di un’ ispirazione etica per un'eleganza ecologica e sostenibile.

“Il nostro lavoro per mantenere un ciclo di produzione che rispetti l’ambiente, continua” - conferma la stilista – “dopo anni di esperienza di prima mano, lavorando in un paese in via di sviluppo, abbiamo percorso un lungo viaggio e, anche se ci sono ancora tante cose da fare, ci sentiamo sicuri di arrivare alla nostra destinazione superando tutte le sfide una alla volta”.

15/01/2015