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Caldo e freddo: fonti di inquinamento e bollette salate

di La nuova ecologia

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Secondo l’Enea in Italia si bruciano 14 miliardi di metri cubi di gas l’anno, 4,2 miliardi di kg di gasolio e 2,4 milioni di tonnellate di combustibili solidi, vale a dire legna e in piccola parte carbone.

Il costo ambientale è elevatissimo: ogni anno le caldaie immettono in atmosfera 380.000 tonnellate di sostanze pericolose per la salute (gli ossidi di zolfo e di azoto, il monossido di carbonio) e oltre 40 milioni di tonnellate di CO2.

Ma anche il costo sulla bolletta è notevole: si calcola che ogni famiglia spenda 1.500 euro l’anno per riscaldare, ogni grado di temperatura in più comporta una maggiorazione della spesa dell’8%. Anche per il raffrescamento i costi sono in crescita: secondo Terna durante i giorni più caldi sono stati rilevati consumi superiori ai 56.000 MW, paragonabili alle
punte dei mesi invernali. Gli interventi strutturali per la coibentazione rappresentano la risposta più lungimirante.

Nel frattempo, ecco alcuni suggerimenti pratici:

1: in inverno isola i serramenti con apposite guarnizioni o sistema sotto porte e finestre un vecchio maglione, di notte chiudi le tende, barriera per il calore verso l’esterno

2: d’estate tira giù le tende e tieni all’ombra le finestre, la sera crea correnti d’aria

3: l’abbigliamento è strategico, durante l’estate utilizza uno stile d’abbigliamento easy: il premier giapponese Jun’chir Koizumi qualche anno fa ha chiesto agli impiegati pubblici di rinunciare alla cravatta evitando 460.000 tonnellate di CO2.

Per avere più info: www.viviconstile.org.

06/06/2013