I cibi del futuro? Meduse, insetti e microalghe
Leggi più veloce
Sono allo studio farine e paste e se ne parlerà dell'Expo 2015.
Farine di insetti, soprattutto grilli e cavallette, paste di microalghe, insieme a meduse disidratate o conservate in salamoia, sono i primi a candidarsi a diventare i cibi del futuro, fonti preziose di proteine in un pianeta sempre più affollato.
L'Italia, con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) in prima fila, li sta studiando e costituiranno argomento dell'Expo 2015.
Gli studiosi del fenomeno sostengono che si tratta di alimenti“insoliti” nel mondo occidentale, nonostante siano da tempo diffusi nell'Est asiatico e in America Latina, e in futuro potrebbero esistere menù che comprenderanno tagliatelle alle microalghe, tempura di meduse in salamoia e muffin di farina di grilli.
Le microalghe, possono essere trasformate in una pasta dal colore verde - azzurro o ridotte in polvere, hanno un elevato valore nutritivo e costituiscono un'importante potenzialità per essere cibi diversi dai soliti.
Lo stesso vale per gli insetti, dai quali si ottengono farine dal colore variabile tra il giallo e il marrone che possono essere lavorate come la comune farina di frumento, anche per preparare dei muffin.
La scommessa dei ricercatori è eliminare da questi cibi del futuro l'etichetta di alimento esotico.
Le microalghe si possono allevare in impianti esterni e le meduse utili a scopo alimentare le meduse utili a scopo alimentare si trovano in grandi quantità nei nostri mari, la Cotylorhyza tuberculata è molto diffusa lungo le coste pugliesi.
Gli studi stanno raccogliendo elementi scientifici sulle caratteristiche nutrizionali di questi alimenti. Meduse, microalghe e insetti non porteranno essere in modo automatico sulle tavole, potranno essere la base per la necessaria valutazione da parte dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare Efsa, ed esclusivamente dopo il suo via libera gli stessi potranno arrivare nei supermercati.
