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Il ciclone Cleopatra è nato da una bolla di aria fredda

di Alessandra Concas

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La popolazione sarda e non è ancora sotto shoc per la furia del ciclone Cleopatra che ha seminato una devastazione senza precedenti.
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li esperti hanno stabilito come abbia avuto origine l’eccezionale perturbazione. Secondo le loro affermazioni, il ciclone sarebbe stato innescato da una isolata bolla di aria fredda staccatasi da una perturbazione di provenienza artica. Un fenomeno possibile e inusuale, come allo stesso modo non sono usuali gli oltre quattrocentocinquanta millimetri di pioggia caduti nella Regione nell’arco di docici ore, contro la media annua che si registra in Italia, pari a circa novecento millimetri.

Stando sempre al parere degli esperti, la bolla di aria fredda dal raggio compreso tra trecento e quattrocento chilometri, si è staccata dalla perturbazione ed è penetrata nel Mediterraneo, è stata spinta dal vento verso Est e ha raggiunto la Spagna, portando maltempo. Successivamente il vento ha cambiato direzione e la bolla ha risentito dell'afflusso di aria umida e calda proveniente dall'Africa, siccome in questo periodo dell'anno il Mediterraneo è ancora caldo, l'aria calda e umida ha rafforzato il ciclone, che arrivando sulla Sardegna ha toccato terra scaricando  la sua forza.

L’innesco di un fenomeno così inconsueto e vasto, è stato favorito anche dal fatto che la Sardegna è una regione montuosa. Il Mediterraneo è un'area che gli esperti chiamano metastabile, cioè non ha le caratteristiche per sollevare con velocità le particelle di aria umida. I monti hanno contribuito a trasportare la stessa in alto  continuando  ad alimentare la forza del ciclone.

Quelle sopra esposte sarebbero le origini di Cleopatra, sta di fatto che oltre a questo ci si interroga sul perché si verifichino determinate situazioni.
Anche gli esperti, dal canto loro, hanno sostenuto che non sia corretto dare le colpe di una simile catastrofe esclusivamente ai cambiamenti climatici: le piogge, anche copiose si verificano e sono prevedibili, quello che non si può sapere con sicurezza è se determinate strutture siano state costruite a regola d’arte, oppure se nascondano qualche vizio che le potrebbe rendere pericolose in simili situazioni meteorologiche.

Non vogliamo accusare nessuno, ma  fare una constatazione che in molti hanno fatto dopo quello che è successo, con la speranza che in futuro si presti maggiore attenzione facendo le appropriate considerazioni.


20/11/2013