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Il petrolio e il gas nel mondo, aumentano le riserve

di Alessandra Concas

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Nel 2013 sì è registrata una crescita delle riserve mondiali di petrolio e gas, lo ha affermato uno studio della rassegna statistica World oil and gas review, presentato dall'Eni.

Stando alle statistiche prodotte le due fonti sarebbero aumentate rispettivamente dello 0,4% e dell'1,7%, in buona parte grazie alle aree di esplorazione del tight oil americano, un idrocarburo presente allo stato liquido a grandi profondità, intrappolato in rocce impermeabili che impediscono la fuoriuscita con una normale estrazione.

Secondo la World oil and gas review, nel corso del 2013 si è registrata un lieve aumento delle riserve di petrolio grazie all'apporto dei paesi non Opec, con al primo posto gli Stati Uniti seguiti dalla Norvegia, mentre le riserve dei paesi Opec restano stabili.

Negli ultimi anni, gli Stati Uniti sono diventati i leader assoluti per crescita produttiva di petrolio e gas, e si sono consolidati come principale paese consumatore.

La produzione americana compensa il calo di Iran e Libia, dovuto a fattori geopolitici.

Lo scorso anno, in particolare, la prima volta dopo la crisi economica, anche i paesi Ocse hanno registrato un trend positivo della domanda di petrolio, nonostante il persistere della crisi dei consumi europei, tra questi la Cina mantiene il suo primato, che la colloca al secondo posto mondiale per consumo.

Lo studio ha fornito indicazioni anche in relazione al settore europeo della raffinazione, e nonostante molti impianti abbiano chiuso, si è registrato un eccesso di capacità, amplificato da un contesto di domanda in riduzione.

La disponibilità di greggio a basso costo negli Stati Uniti, rilancia tra l'altro, la competitività della raffinazione.

07/10/2014