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Il riscaldamento del clima prosegue senza pause

di Alessandra Concas

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Il segretario dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) Michel Jarraud, lunedì a Ginevra ha ribadito che il  riscaldamento del clima non segna nessuna pausa.

Nel 2013 la concentrazione di gas nell'atmosfera ha registrato ulteriori record, il livello degli oceani ha raggiunto altri massimi e l'anno è stato caratterizzato da numerosi fenomeni estremi: lo sostiene l'Omm nell'ultimo stato del clima per il 2103.

Il numero di eventi estremi dell’anno scorso corrisponde a quello che si poteva prevedere nel contesto del cambiamento climatico antropogenico. Ci sono state precipitazioni più copiose, ondate di calore più intense e sono stati maggiori i danni causati da mareggiate e inondazioni costiere a causa dell'aumento del livello del mare, il tifone Haiyan nelle Filippine ha rappresentato un esempio.

Il 2013 ha evidenziato ancora una volta il significativo impatto di siccità, ondate di calore, inondazioni e cicloni tropicali su persone e beni in molte zone del mondo. Il rapporto dell'Omm conferma che l’anno scorso si è classificato al sesto posto, insieme al 2007, nella classifica degli anni più caldi mai registrati dall'inizio delle misurazioni.

Il ventunesimo secolo conta sinora tredici dei quattordici anni più caldi mai osservati e ognuno degli ultimi tre decenni è risultato più caldo rispetto al precedente. La temperatura media in superficie è stata nel 2013 di 14,5 gradi Celsius, cioè di 0.50 gradi superiore a quella “normale”calcolata per il periodo 1960-1990. Sono state registrate temperature molto calde in molte regioni dell'emisfero meridionale, dove l'Australia ha vissuto l'anno più caldo della sua storia e l'Argentina il secondo anno più rovente.

In riferimento agli eventi climatici del 2013, l'Omm menziona le masse d'aria polare fredda che hanno invaso una parte dell'Europa e del sud-est degli Stati Uniti, le forti precipitazioni nel nord-est della Cina e in Russia orientale, la peggiore siccità in cinquant’ anni nel nord-est del Brasile, il più ampio tornado mai registrato nella città di El Reno, in Oklahoma negli Usa, e in Italia le piogge che hanno ha causato molte inondazioni nelle regioni  in prossimità delle zone alpine.


26/03/2014