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Infrazioni dispendiose

di La nuova ecologia

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Bruxelles propone misure per una migliore applicazione della legislazione ambientale.

L'Italia è maglia nera per l'attuazione della legislazione comunitaria. Secondo l'ultimo rapporto della Commissione, siamo in testa alla non invidiabile classifica con 135 procedimenti di infrazione su un totale di 1.775. Seguono la Spagna con 99, Francia e Polonia con 95, Germania e Regno Unito con 76. Le infrazioni dei paesi Ue riguardano soprattutto il settore ambientale: 299, ossia il 17% del totale. L'Italia è in testa con 33 procedimenti aperti, pari al 24% delle infrazioni che riguardano il nostro paese.

La Commissione di fronte a questa situazione di forte allarme – nel VII Programma di azione ambientale propone di dare priorità assoluta a una migliore applicazione della legislazione ambientale a livello nazionale, tenendo conto delle differenze significative in termini di attuazione fra i diversi Stati membri e al loro interno. A tal fine, propone un approccio personalizzato, realizzato attraverso 'contratti di partenariato' che coinvolgeranno Bruxelles e i singoli Stati. In questo modo la Commissione intende mettere in atto un sistema di controlli e contrappesi a livello nazionale che contribuisca a individuare e risolvere i problemi di attuazione della legislazione ambientale, e ad adottare misure che prevengano il problema a monte.

Si tratta di misure che possono far risparmiare considerevoli risorse finanziarie, da investire nella riconversione verso un'economia verde e inclusiva. Solo la piena attuazione della legislazione comunitaria sui rifiuti, secondo recenti stime della Commissione, consentirebbe un risparmio di 72 miliardi di euro l'anno, incrementando di 42 miliardi il fatturato del settore e creando 400.000 nuovi posti di lavoro entro il 2020. Un'opportunità da non lasciarsi sfuggire.

19/07/2013