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Ivory Crush, simbolo della tutela degli elefanti. Ma anche orsi e lupi italiani meritano protezione

Ivory Crush simbolo della tutela degli elefanti Ma anche orsi e lupi italiani meritano protezione
di Gianluca Felicetti

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Un po’ come i roghi della droga sequestrata, oggi al Circo Massimo a Roma saranno ridotti in polvere una tonnellata di oggetti d’avorio, dagli scacchi a intere zanne, confiscati perché importati illegalmente. Una celebrazione vera e propria, già sperimentata con successo da alcuni anni dal Congo all’Etiopia e al Kenya, dalla Cina alla Francia. Una bella iniziativa promossa dalla Elephant Action League  con il Corpo Forestale dello Stato e il Ministero dell’Ambiente.

D’altronde basta pensare a come si sta consumando il continente africano. In un secolo i pachidermi sono passati da 25 a solo 5 milioni, mentre oggi si stima rimangano solo circa 350.000 elefanti. Con un tasso di 35.000 uccisi ogni anno, la loro fine è vicina. Anche il costo umano del traffico d'avorio è enorme: numerosi ranger, guardiaparco, militari, bracconieri e povera gente perdono la vita. Il bracconaggio degli elefanti e il traffico d'avorio illegale uccidono il turismo e le speranze per una vita migliore di molte popolazioni locali, mentre criminali e i trafficanti sfruttano la povertà d'intere comunità. Dietro il traffico di avorio c'è corruzione a tutti i livelli, riciclaggio di denaro sporco e molte armi che vengono utilizzate per anche per uccidere persone. Questo traffico, come è stato provato, fornisce anche fondi a reti criminali internazionali, a trafficanti di esseri umani, a organizzazioni terroristiche.

Bene quindi che vi sia questa azione, concreta ma anche altamente simbolica. Che riflette, ne sono certo, il sentimento della stragrande maggioranza degli italiani. Anche se qualcuno griderà come al solito al “ci sono cose più importanti”, oppure si chiederà “dove ci porterà questo fervore animalista” anche se condotto in nome della tutela della biodiversità.

Ma, Ministro Galletti e Sottosegretario Degani (saranno presenti allo sbriciolamento dell’avorio), qual è la differenza fra un elefante e un orso trentino come Daniza? E con i lupi? Stiamo parlando sempre di specie minacciate o in pericolo, che hanno rasentato l’estinzione nel nostro Paese, specie per le quali invece avete alzato le mani in nome delle autonomie locali o volete far alzare i fucili dopo 45 anni di protezione made in Italy con il funesto Piano di conservazione in elaborazione in questi mesi.

E, quindi, la domanda sorge spontanea: non è che gli elefanti sono così simpatici e da proteggere solo perché non vivono in Italia mentre alle prime simili prove che ci riguardano da vicino, si fa proprio il contrario? La tutela degli animali selvatici per il Ministro deputato a tutelarli è misurata in rapporto ai chilometri di distanza degli animali con noi?



31/03/2016