La Commissione Ue, sulla efficienza energetica target del 30% al 2030
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Introdurre un target del 30% per l'efficienza energetica, in modo da garantire una maggiore sicurezza energetica e una più efficace azione climatica dell'Europa al 2030.
Questo il tenore della proposta della Commissione europea e saranno gli Stati membri a decidere se rendere l'obiettivo vincolante o meno. Secondo Legambiente è 'una grande occasione sprecata', perché diminuire il consumo di energia del 40% è possibile.
Un recente rapporto dell'Istituto Fraunhofer, afferma che è tecnicamente ed economicamente possibile raggiungere l'obiettivo del 40% di riduzione del consumo finale di energia entro il 2030, riducendo in questo modo l'utilizzo di gas equivalente alle attuali importazioni dalla Russia. Utilizzare il 40% in meno di energia farebbe diminuire le importazioni di gas del 40% e aumenterebbe l'occupazione del 3,1%.
La parola passa adesso ai governi nazionali, che dovranno prendere la decisione finale nel Consiglio Europeo del prossimo ottobre, quando, sotto la presidenza italiana, dovranno cercare di arrivare a un accordo sul quadro delle politiche per il clima e l'energia al 2030.
Secondo gli addetti ai lavori, serve un accordo in grado di creare una reale transizione verso un sistema energetico a zero emissioni di carbonio. L'Europa entro il 2030 si deve impegnare a raggiungere il 45% di energia rinnovabile, eliminando il consumo di energia del 40%. Una sfida che il vecchio Continente e l'Italia non possono assolutamente fallire.
Legambiente ricorda che l'Europa, in relazione all’energia, ha il più grande deficit commerciale al mondo, grazie alla sua dipendenza dai combustibili fossili, e la loro riduzione può avere un impatto molto positivo sulla sua sicurezza energetica sempre più a rischio come testimonia la crisi ucraina.
Il deficit energetico lo scorso anno ammontava a oltre 420 miliardi di euro. Recenti studi di settore hanno evidenziato che è possibile ridurre al 2030 il consumo di combustibili fossili di 550 Mtep per un ammontare di circa 350 miliardi di euro, dei quali 250 miliardi grazie all'aumento del 40% dell'efficienza energetica.
